Greg Joswiak e Mark Rockwell parlano di iOS 12

Come da tradizione, John Gruber ha intervistato alcuni dirigenti Apple per la puntata speciale del The Talk Show alla WWDC. Quest’anno toccato a Mike Rockwell, responsabile AR di Apple, e a Greg Joswiak, dirigente marketing dell’azienda.

L’intervento di Mike Rockwell si è concentrato interamente sulle novità AR presentate da Apple alla WWDC. In particolare, il dirigente Apple ha spiegato che l’obiettivo dell’azienda è quello di creare un formato universale per la realtà aumentata, una sorta di PDF per la tecnologia AR. Anche per questo motivo, Apple ha lavorato a stretto contatto con aziende come Adobe e Lego, al fine di capire insieme che strada prendere per arrivare ad un file AR standard. Di certo, Apple punta tantissimo su questa tecnologia e in futuro sono previste tantissime novità, con Rockwell che conferma la partnership con alcuni produttori di visori AR e VR per migliorare sempre di più l’esperienza utente.

Non si è parlato direttamente di un visore AR realizzato da Apple, ma la strada intrapresa sembra andare proprio verso questa direzione. Di certo, siamo ancora agli albori e i due dirigenti hanno paragonato questa fase ai primi mesi di disponibilità dell’App Store nel 2008, quando gli sviluppatori dovevano ancora capire il potenziali di quella novità. Insomma, il futuro potrebbe riservarci molte sorprese per quanto riguarda le potenzialità di questa tecnologia.

La conversazione si è poi spostata sulle prestazioni di iOS 12, che almeno sulla carta dovrebbero essere notevolmente migliori anche sui dispositivi più datati.

Joswiak ha smentito tutte le accuse relative agli update rilasciati da Apple con l’intento di rallentare i vecchi dispositivi per incentivare l’acquisto di nuovi modelli:

Questo è il pensiero più pazzo del mondo. Ti daremo una brutta esperienza per spingerti a comprare il nostro nuovo prodotto? Abbiamo rilasciato tante novità nel corso degli anni che alcuni hanno dimenticato quanto siano stati grandi i nostri update Abbiamo fornito aggiornamenti incredibili negli anni.

Quello che volevamo fare con iOS 12 era prestare particolare attenzione ai vecchi dispositivi sotto carico. Testando fuori dai laboratori, negli utilizzi massicci abbiamo notato dei rallentamenti sui vecchi dispositivi e abbiamo lavorato per risolvere questo problema.

Parlando di privacy, Joswiak ha ribadito che iOS 12 tutela ancora di più i dati degli utenti, soprattutto per quanto riguarda la consapevolezza dei dati condivisi: “Non siamo contro le pubblicità mirate e sappiamo quando il modello degli ADS sia fondamentale per sviluppatori e siti, ma vogliamo che l’utente sia consapevole dei dati che sta condividendo“.

Il responsabile marketing di Apple ha anche detto che l’azienda sta lavorando a queste funzioni da oltre un anno e che non sono quindi frutto delle ultime vicende che hanno colpito Facebook. E lo stesso vale anche per le funzioni di monitoraggio sull’uso eccessivo del dispositivo e delle singole app: l’azienda ha lavorato da oltre un anno anche a questa funzione, ben prima delle richieste provenienti da associazioni e azionisti.

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