Intervista a Jony Ive: “Così è nato l’Apple Watch”

Jony Ive, capo designer di Apple divenuto ormai un’icona dell’azienda, ha rilasciato una bella intervista al magazine Hodinkee su argomenti legati soprattutto al primo Apple Watch.

L’intervista inizia con Jony Ive che parla di come è nato il primo Apple Watch e di come la mancanza di interesse di Steve Jobs verso gli orologi abbia avuto un ruolo importante nel ritardarne il lancio. Ive racconta infatti che l’idea di creare uno smartwatch è stata messa sul tavolo solo dopo la scomparsa di Jobs:

Anche in quel momento, però, sapevamo che era necessario scegliere una linea ben precisa da seguire. Il primo meeting dedicato a questo dispositivo si è svolto nel 2012, pochi mesi dopo la morte di Steve. In quella riunione ci siamo presi diverso tempo per pensare a dove volevamo andare e quali fossero le cose che ci avrebbero motivato di più.

Ive ci spiega che l’idea di creare un orologio è nata con l’obiettivo di rendere la tecnologia più personale e più accessibile, e questo venne considerato da Apple come “una continuazione di un percorso iniziato tanti anni prima“.

Per quanto riguarda il processo di sviluppo di Apple Watch, Ive racconta di aver contattato diversi esperti del settore dell’orologeria tradizionale, per capire “la natura fisica del dispositivo“:

La cosa interessante è che penso che ci sia una forte analogia tra l’avanzamento della tecnologia degli orologi classici e quella dei dispositivi moderni. Penso alle torri degli orologi e a quanto fossero monumentali ma uniche. Erano mainframe. Da lì, dopo anni gli orologi si sono spostati nelle case delle persone, ma inizialmente non ne vedevi uno in ogni stanza. Un orologio serviva per tutta la casa, un po’ come i PC degli anni ’80. Le cose sono poi cambiate negli anni. Alla fine, l’orologio è arrivato al polso di tutte le persone. C’è quindi una connessione così curiosa che ci ha spinti ad approfondire la questione. Era una connessione di cui eravamo davvero molto consapevoli.

Come parte della ricerca di Apple nel settore dell’orologeria rientra anche l’assunzione di Marc Newson nel 2014, che Ive definisce il suo “migliore amico“. Ive ha anche attribuito a Newson il merito di avere “un’esperienza e una serie di esperienze molto particolari“.

E ancora:

Con l’Apple Watch volevamo esplorare aumentare i nostri campi di pertinenza, per questo esplorammo l’uso di materiali per noi inediti come l’oro e la ceramica. E’ stato un lavoro propositivo, che ci ha insegnato un sacco di cose. Ma in ogni momento, avevamo ben in mente il focus: realizzare un dispositivo in grado di offrire le migliori soluzioni alle esigenze degli utenti. E uno di questi obiettivi era legato al monitoraggio della salute. I feedback positivi che abbiamo ricevuto nel corso degli anni si hanno motivato sempre di più, perché l’Apple Watch ha migliorato la vita di molte persone.

Infine, Ive dice che il suo primo orologio è stato un Omega Speedmaster, mentre l’orologio che “ammira di più” è il Patek Philippe Nautilus.

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