I giudici francesi negano l’ingiunzione richiesta da Apple per gli attivisti dell’Attac

L’Alta Corte di Parigi ha respinto la richiesta presentata da Apple per un’ingiunzione che avrebbe impedito al gruppo di attivisti Attac di protestare all’interno degli Apple Store situati in Francia.

La sentenza afferma che la sola presenza dei manifestanti Attac all’interno dei negozi Apple in Francia, senza alcun tipo di violenza, atto di vandalismo o blocco per i clienti che vogliono entrare nei locali, non è sufficiente per giustificare la limitazione richiesta da Apple. Per l’Alta Corte di Parigi, a vincere è quindi il principio della libertà di espressione e di riunione pacifica sancito dai diritti europei.

I giudici hanno aggiunto che il gruppo Attac ha agito in conformità con le norme europee e ha definito le proteste come una questione di interesse pubblico. Apple dovrà ora pagare 2.000 euro per coprire le spese legali sostenute dall’Attac.

Ricordiamo che Apple aveva citato in giudizio il gruppo Attac (Associazione per la tassazione delle transazioni finanziarie e l’aiuto ai cittadini) dopo le proteste avvenute nei primi giorni di dicembre nel più importante Apple Store di Parigi.

La manifestazione durò diverse ore, fino a quando Apple non accettò un incontro con alcuni suoi rappresentanti. Il portavoce di Attac Aurelie Trouve fece sapere che “un centinaio di attivisti Attac hanno occupato gli Apple Store per chiedere alla compagnia di pagare le giuste quote di tasse nei paesi in cui opera realmente”. Gli attivisti issarono anche uno striscione al secondo piano dell’Apple Store Opera di Parigi, con la scritta “Ci fermeremo quando Apple pagherà“.

Il mese scorso, Apple aveva chiesto 3.000€ di danni all’Attac: “Non siamo contro il diritto di protestare, ma invadere un nostro store è qualcosa di potenzialmente rischioso per i nostri clienti e il nostro personale”. 

Si tratta quindi di una cifra simbolica, con la quale Apple vuole far capire che accetterà tutte le proteste, purchè eseguite in modo pacifico e senza mettere a rischio la sicurezza dei propri clienti. Nella denuncia viene anche chiesto che le prossime eventuali proteste dell’Attac all’interno degli Apple Store vengano punite con una pena di 150.000 euro.

 

 

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