In una recente intervista rilasciata dal responsabile marketing di Apple Phil Schiller si parla delle difficoltà che ha incontrato Apple nel creare un dispositivo edge-to-edge come l’iPhone X.
Schiller conferma che una delle scelte più ardue da prendere è stata quella di eliminare il Touch ID e il relativo tasto Home, a favore di una soluzione biometrica come il Face ID. Per offrire un sistema sicuro, funzionale e veloce, Apple ha creato la fotocamera TrueDepth e una serie di sensori avanzati che hanno richiesto diversi anni di sviluppo:
All’epoca arrivare a questo risultato ci sembrava impossibile. Non quasi. Per noi era proprio impossibile. E il fatto che siamo riusciti a tirare fuori qualcosa di impossibile, e che gli utenti già apprezzano, è stato un grande risultato. Con una parte frontale senza cornici, il Face ID e tutti i suoi sensori sono diventati fondamentali per l’esperienza utente e speriamo che il risultato raggiunto sia quello sperato.
Schiller ha poi ribadito che Apple ama queste sfide e non si fossilizza sul passato, per questo si è deciso di eliminare il tasto Home e il Touch ID: “Ma la maggior parte delle persone che hanno acquistato iPhone X si sono abituate alle nuove gesture in pochi minuti. Il nuovo sistema non richiede giorni o settimane per essere appreso e per far abituare l’utente”.
Infine, Schiller ammette che Apple sta valutando di portare queste novità anche sugli altri prodotti Apple. Assist al prossimo iPad con Face ID? Parlando proprio di iPad Pro, Schiller ha detto che sempre più persone lo utilizzano come computer principale, soprattutto in viaggio e quando si è fuori casa: “La gente usa sempre di più il Mac a casa, preferendo sfruttare l’iPad Pro come computer primario quando si è fuori”.
Sui ritardi dell’HomePod: “E’ tutto molto semplice. Si tratta di un prodotto nuovo di zecca che offre funzioni avanzate, molto complesse dal punto di vista ingegneristico. Vogliamo che l’HomePod offra tutte le funzioni che abbiamo descritto e sono orgoglioso che un’azienda come Apple si prenda il tempo necessario per fare qualcosa di giusto. Il nostro obbiettivo è sempre quello di essere i migliori, non di anticipare gli altri”.