Diventa definitiva la decisione del giudice della corte distrettuale Lucy Koh: il 14 maggio riprenderà il processo tra Apple e Samsung per definire la cifra che l’azienda sudcoreana deve pagare in seguito alla violazione di alcuni brevetti sul design dell’iPhone.
La causa si era conclusa la prima volta nel 2012, con la corte che ordinò a Samsung di pagare oltre 1 miliardo di dollari di danni a favore di Apple. Questa cifra è stata poi abbassata negli anni successivi grazie ai vari appelli, fino ad arrivare a 400 milioni di dollari.
La sentenza emessa dal giudice Lucy Koh della Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Nord della California, dà ragione a Samsung sul fatto che bisogna nuovamente cambiare il metodo utilizzato per calcolare i danni dovuti ad Apple. Appurato che l’azienda sudcoreana ha effettivamente violato i brevetti di design di alcuni iPhone, la cifra da pagare ad Apple potrebbe essere ancora più bassa rispetto agli attuali 400 milioni di dollari.
La domanda è se questi danni devono essere calcolati sui profitti totali ottenuti dai dispositivi incriminati o se il tutto va limitato solo ad una percentuale degli stessi. In pratica, Samsung è riuscita nuovamente a dimostrare che la “copia” di alcuni aspetti degli smartphone Apple rappresentava solo una parte dei propri smartphone, dato che questi dispositivi integravano tante altre caratteristiche di differenziazione rispetto agli iPhone.
Le due aziende dovranno quindi ripetere tutto l’iter processuale. Si riparte dal 14 maggio.