Apple Watch salva la vita ad un ragazzo di New York

Non è la prima volta che accade qualcosa di simile, ma segnalare storie di questo tipo fa capire l’importanza di avere un dispositivo in grado di monitorare in tempo reale la nostra salute:  l’Apple Watch ha letteralmente salvato la vita a James Green, un ragazzo newyorkese di 28 anni.

La storia è stata raccontata dallo stesso Green, che su Twitter ha scritto che non avrebbe mai immaginato che uno stupido dispositivo comprato due anni fa gli avesse potuto salvare la vita.

Grazie all’utilizzo dell’app HearthWatch, che monitora in tempo reale la frequenza cardiaca, Green è stato avvisato di un battito anormale e della necessità di richiedere assistenza medica. Questa app invia infatti una notifica quando la frequenza cardiaca scende al di sotto o va al di sopra di una determinata soglia.

Arrivato al pronto soccorso, i medici hanno subito capito la gravità della situazione: era in atto un’embolia polmonare. L’embolia polmonare è l’ostruzione acuta completa o parziale di uno o più rami dell’arteria polmonare, da parte di materiale embolico proveniente dalla circolazione venosa sistemica. Se non presa in tempo, si rischia la morta. I medici che hanno preso in cura il ragazzo hanno confermato che l’embolia sarebbe stata fatale se Green non si fosse recato subito al pronto soccorso.

Queste le sue parole: “Ho ricevuto una notifica da HeartWhatch che mi ha avvisato di una frequenza cardiaca costantemente al di sopra della mia media. L’avviso è stato inviato anche quando ero a riposo, seduto alla mia scrivania. Questo aspetto, insieme ad altri sintomi, mi ha convinto a recarmi subito al pronto soccorso”. 

Tra l’altro, quello di Green è un Apple Watch di prima generazione che non integra tutti i miglioramenti di watchOS 4 dedicati proprio alle funzionalità di monitoraggio della frequenza cardiaca. L’importante è che il dispositivo sia riuscito a salvargli la vita…

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