Trent Reznor parla di Apple Music e del valore della musica

Il dirigente di Apple Music Trent Reznor ha parlato al magazine online Vulture di Apple Music, Beats e del mercato della musica streaming in generale.

Reznor ha inizialmente contestato la frase secondo cui gli imprenditori tech di successo sono le nuove stelle del rock, visto che “musica, film e scrittura ispirano connessioni emotive e sono molto più importanti di me e di quelle persone che hanno solo scopi economici. Una bella canzone può diventare parte della mia anima. Gli imprenditori tech non sono stelle del rock!”. 

Il dirigente ha poi spiegato che lavorare alla Beats gli ha insegnato tantissime cose e che anche in Apple ha avuto modo di imparare tanto dai vari team con cui ha collaborato. Pur lavorando per Apple, Reznor ammette che la sua anima è sempre quella di un artista e che non si sente un uomo “tech”. Si è parlato anche di economia legata al mondo della musica: “Oggi con un servizio streaming puoi avere tutta la musica che vuoi a poco prezzo e questo contribuisce a diffondere l’arte e a farla conoscere sempre di più. Io però ritengo che le persone tendono ad apprezzare e valorizzare di più un album quando lo pagano. Io, ad esempio, ho finito per amare determinati album perchè, dopo aver speso 9 dollari per comparlo, mi sono imposto di ascoltarlo e capirlo fino in fondo”. 

Chiaramente, la musica streaming ha i suoi vantaggi: “Posso avere accesso anche agli album più sconosciuti di Frank Zappa, che magari non avrei mai scoperto. Non credo però di dire un’eresia se affermo che ci sono alcuni inconvenienti nell’accesso libero a tanta musica e senza grosse spese“. Il dirigente ha poi spiegato che con la musica streaming gli artisti non fanno tanti soldi con gli album, ma piuttosto con i concerti e tutto quello che ruota intorno al fatto che con servizi come Apple Music riescono ad aumentare la loro notorietà.

 

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