La iRobot, nota azienda produttrice degli aspirapolvere-robot Roomba, condividerà i dati di mappatura delle case degli utenti con Apple, Amazon e Google, chiaramente previa autorizzazione.
Come riportato da Reuters, il nuovo Roomba sarà in grado di misurare le dimensioni di una stanza, l’orientamento del dispositivo, la dimensione e la sua posizione. Il tutto sarà realizzato con la tecnologia di localizzazione e mappatura simultanea SLAM implementata già nei modelli del 2015. Il Roomba 900 integra anche una fotocamera, nuovi sensori e software avanzato per svolgere le attività più complesse. Grazie ad un nuovo accordo, tutte le informazioni sulla mappatura delle case potranno essere condivise con Apple, Amazon e Google, per consentire ai produttori di hardware di adattare l’acustica di prodotti come HomePod o Amazon Echo. Chiaramente, la condivisione delle info verrà avviata solo con il consenso dell’utente.
Questi dati potrebbero quindi fare comodo ad Apple, ma al momento non si conoscono i costi e i dettagli dell’eventuale accordo. Per quanto riguarda i possibili problemi di privacy, il CEO di iRobot Colin Angle ha dichiarato che i dati saranno venduti solo su autorizzazione e che tutte le informazioni saranno condivise solo con partner selezionati e ben evidenziati.
AGGIORNAMENTO: rispetto alla notizia riportata da Reuters, la iRobot smentisce categoricamente un piano di vendita dati. Ecco la dichiarazione ufficiale che riportiamo integralmente e che ci è stata inviata dalla stessa azienda:
iRobot non ha avviato nessun piano di vendita di dati. L’azienda si impegna a mantenere l’assoluta privacy dei dati dei suoi clienti, incluse le informazioni raccolte tramite i suoi prodotti connessi. Nessun dato è venduto a terze parti e non sarà ceduto senza il consenso informato degli utenti.
Ad oggi, iRobot sta progettando mappe per permettere a Roomba di pulire la casa in modo efficiente. In futuro – con l’autorizzazione del cliente – le informazioni potranno permettere ai dispositivi domestici smart di lavorare meglio. Per esempio, se qualcuno volesse sapere nella propria casa quali siano le luci connesse in ogni camera, per permettere al comando vocale di essere più utile, Roomba potrebbe essere in grado di dare queste indicazioni. Ma per chiarezza, questo avverrà esclusivamente se gli utenti lo sceglieranno. Inoltre, al momento non è chiaro se e quando, quali partnership saranno effettivamente necessarie per rendere tutto questo possibile.”