La CIA non è riuscita a superare la sicurezza degli AirPort di Apple!

Nuovi documenti condivisi da WikiLeaks nelle ultime ore ci dicono che la CIA ha da tempo avviato un programma di modifica firmware per bucare i più importanti router in commercio, così da controllare il traffico dati degli utenti sotto osservazione. L’unico a non essere stato bucato è l’AirPort di Apple!

Gli ultimi dati  della “Vault 7” spiega come il programma attivato dalla CIA riesca a reindirizzare il traffico web del router “bucato” per esaminare le password e monitorare le visite ai siti web del relativo proprietario. Per bucare questi router viene utilizzato uno strumento chiamato Claymore (di cui non ci sono altri dettagli) o si effettuano delle operazioni direttamente nelle catene di distribuzione di questi router. Ad essere stati colpiti ci sono dispositivi realizzati da Asus, Belkin, Buffalo, Dell, D-Link (solo il vecchio modello DIR-130), Linksys, Motorola, Netgear, Senao e US Robotics. Nulla da fare, invece, per l’AirPort di Apple, unico router di massa che sembra essere riuscito a difendersi da ogni tipo di penetrazione da parte della CIA.

Tutti gli sforzi portati avanti dall’agenzia sono stati bloccati grazie ad una combinazione di sistemi di crittografia e soluzioni hardware personalizzate realizzate da Apple. Questo ha impedito alla CIA di inserire i router Apple nella lista dei dispositivi “attaccabili”.

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