Apple aiuta il governo UK a spiare gli utenti per combattere il terrorismo?

Una notizia pubblicata da Rolling Stones e condivisa da diversi media suggerisce che Apple potrebbe avere la capacità tecnica di attivare una sorta di spionaggio di massa dei suoi clienti in una certa area, per aiutare le agenzie di intelligence a combattere il terrorismo. Ecco tutti i dettagli.

Apple ha sempre sostenuto e appoggiato la protezione della privacy degli utenti, combattendo strenuamente anche contro l’FBI nel noto caso di San Barnardino. Di recente, però, Tim Cook ha confermato che la sua azienda sta aiutando la Gran Bretagna a combattere il terrorismo, offrendo un importante supporto tecnico. Cook non ha rilasciato altri dettagli, ma la notizia pubblicata in queste ore potrebbe svelare dei retroscena molto importanti.

La storia è stata pubblicata dal giornalista del magazine Rolling Stone Kory Grow:

Stavo per andare al concerto One Love di Manchester organizzato da Ariana Grande insieme a tante altre star della musica. Mi sentivo incredibilmente sicuro. Mentre stavo raggiungendo lo stadio, ho scritto un meno nell’applicazione Note sul mio iPhone: “C’è un elicottero che vola su di noi”. Per me, questa nota serviva a ricordarmi che c’era un alto controllo e che i fan erano osservati. Subito dopo, però, sono stato fermato da due poliziotti che, senza spiegarmi nulla, mi hanno chiesto chi ero e se avevo scritto sul mio telefono qualcosa su un elicottero in volo. Non mi è stato detto nulla di come hanno fatto a sapere di quella nota, ma hanno iniziato a perquisire la borsa e a chiedermi i documenti. Una volta capito che non ero una minaccia, mi hanno ringraziato e si sono scusati dicendomi “Devi capire, la tensione è alta”. Manchester era davvero sicura quella sera.

Ora, quella Nota sicuramente è stata salvata su iCloud, ma come hanno fatto i poliziotti a venirne a conoscenza? Riprendendo l’affermazione di Tim Cook, è probabile che per quell’occasione, e solo in una zona limitata nelle vicinanze dell’evento, tutti i messaggi che finivano online, e che presentavano parole chiave ritenute potenzialmente pericolose, venivano girati alla polizia per effettuare un ulteriore controllo. Chiaramente si tratta solo di una supposizione.

NovitàAcquista il nuovo iPhone 16 su Amazon
News