Assemblare iPhone, uno studente racconta la sua esperienza alla Pegatron

Uno studente della New York University ha raccontato a Business Insider la sua esperienza lavorativa alla Pegatron, precisamente nella fabbrica di Shangai dove è entrato per portare a termine un progetto estivo organizzato dall’università.

Lo studente Dejian Zeng ha raccontato di aver lavorato tutta l’estate presso questa fabbrica della Pegatron, dove venivano assemblati iPhone 6s e iPhone 7. Zeng ha confermato che il lavoro era ripetitivo e noioso. Inizialmente, il suo incarico è stato quello di fissare un altoparlante all’interno dell’iPhone 6s, nel suo alloggiamento che prevede l’utilizzo di una sola vite. Questa azione doveva essere ripetuta tutto il giorno per 12 ore.

Ad agosto, la Pegatron ha iniziato ad assemblare gli iPhone 7 e il lavoro di Zeng è stato quello di fissare la carenatura della fotocamera con due viti. Lo studente fa sapere che i primi giorni si lavorava molto meno perchè la fabbrica realizzava pochi iPhone 7 da testare con cura. Una volta superati tutti i test, è poi iniziata la produzione di massa e dopo qualche giorno lui stesso riusciva ad applicare le viti ad occhi chiusi, vista la ripetitività del processo.

Proprio in quei giorni, visto che l’iPhone 7 non era stato ancora presentato da Apple, la sicurezza ha raggiunto livelli altissimi, con ben due controlli all’entrata e all’uscita, oltre all’utilizzo di nuovi metal detector ancora più sensibili. Le donne che indossavano reggiseni con parti in metallo venivano invitate a cambiarsi. Tutta la produzione veniva monitorata costantemente dal personale di alto rango di Pegatron, che si assicurava non solo della sicurezza, ma anche che ogni pezzo fosse assemblato nei minimi dettagli.

In un mese, Zeng ha guadagnato 450$, con pause non pagate e straordinari praticamente obbligatori. Raramente venivano concesse pause o, peggio ancora, giorni di riposto. Molti dei dipendenti Pegatron non potevano permettersi un nuovo iPhone, per questo possedevano uno smartphone Apple datato e acquistato nel mercato dell’usato, visto che la fabbrica faceva installare un’app con documenti di formazione e info sugli orari e gli straordinari.

Per quanto riguarda la sicurezza, Zeng fa sapere che Pegatron ha offerto due gironi di formazione, con diverse ore dedicate proprio a questo aspetto. Almeno in apparenza, non sembravano esserci lavoratori minorenni.

Tra le altre curiosità, lo studente fa sapere che la mensa è a pagamento (con pasti da 5 e 9 yuan), tutto gestito internamente da Pegatron. Il cibo non era di alta qualità, con l’utilizzo soprattutto di pollo (senza mai petto o coscia, ma altre parti più economiche…). La fame però si faceva sentire e quei pasti riempivano lo stomaco…

La sera, i dipendenti che non avevano turni di notte si ritrovavano nei dormitori. Zeng ha condiviso la stanza con altre 7 persone. Tali dormitori si trovano a circa 10 minuti di auto dallo stabilimento e sono raggiungibili tramite navette gratuite.

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