USA: la polizia può obbligare i sospettati a fornire il codice d’accesso dell’iPhone

La Corte d’Appello della Florida ha stabilito che i sospettati devono fornire alla polizia il codice di accesso dei loro smartphone, iPhone compresi. Questa decisione ribalta una prima sentenza che, invece, collegava al Quinto Emendamento il diritto a non fornire la password.

passcode

Secondo i giudici della Florida, in caso di forti prove a carico di un indiziato, quest’ultimo è obbligato a fornire il codice di accesso del proprio smartphone. In precedenza, invece, i giudici della Virginia avevano stabilito che un sospettato può essere costretto a sbloccare il telefono con la propria impronta digitale, ma non a rivelare il codice di accesso in questo ciò sarebbe in contrasto con il Quinto Emendamento.

Il caso in questione si riferisce ad un uomo sospettato di “voyeurismo”, in quanto avrebbe registrato un video posizionando il proprio iPhone sotto la gonna di una donna all’interno di un negozio di abbigliamento in Florida. I giudici hanno stabilito che l’uomo deve fornire il codice di accesso del proprio iPhone: “Fornire il codice di accesso non può essere collegato all’auto-incriminazione e alle circostanza del reato per il quale l’uomo è accusato. Costringendo il sospettato ad effettuare una dichiarazione che facilita la produzione di elementi di prova, per i quali lo Stato ha comunque ottenuto un mandato sulla base di prove indipendenti dalle dichiarazioni dell’imputato, non offende in alcun modo il suo diritto alla difesa”. 

In altre parole, il giudice ha stabilito che, poiché lo Stato aveva già dei motivi e delle prove sulla colpevolezza del sospettato, non è illegale chiedere l’accesso ad ulteriori elementi di prova.

Questa sentenza potrebbe facilitare di molto l’operato delle forze dell’ordine in tutti gli Stati Uniti, ma ora sulla questione dovrà pronunciarsi anche la Corte Suprema. E la sentenza non è certo scontata, visto che la situazione è molto controversa.

 

[via]

Offerte Amazon di oggi