Come anticipato nei giorni scorsi, Tim Cook e i CEO delle più importanti aziende della Silicon Valley hanno partecipato ad un vertice privato con il Presidente Eletto degli Stati Uniti Donald Trump. L’incontro si è tenuto al 25° piano della Trump Tower di New York City.

“Non c’è nessuno nel paese come le persone in questa stanza, e tutto ciò che possiamo fare per aiutarvi a migliorare il paese lo faremo per voi” ha esordito Trump, “Potete chiamare i miei collaboratori o me direttamente, non fa alcuna differenza. Non abbiamo alcuna catena formale al comando”. In questi termini si è rivolto il Presidente-Eletto Donald Trump ai principali CEO della Silicon Valley, Tim Cook incluso. Tra questi c’erano anche Larry Page ed Eric Schmidt di Alphabet/Google, Elon Musk di Tesla, Jeff Bezos di Amazon, Satya Nadella di Microsoft, Ginni Rometty di IBM e Sheryl Sandberg di Facebook. Mancava all’appello il CEO di Twitter Jeck Dorsey, secondo alcuni non invitato da Donald Trump per un fatto accaduto a settembre, quando sul social network venne eliminata una particolare campagna elettorale basata sulle emoji.

Al meeting erano presenti anche i tre figli più grandi di Trump.
Al momento non si conoscono i dettagli dell’incontro, ma Trump ha comunque promesso aiuti fiscali per il rimpatrio del denaro presente all’estero e una serie di iniziativa per un commercio equo, senza restrizioni e più semplice, soprattutto con l’estero. Si è parlato anche di posti di lavoro, dei rapporti commerciali con la Cina e di immigrazione.

Il vertice ha visto comunque protagonisti molti personaggi che, durante la campagna elettorale, hanno fortemente criticato le idee di Trump. Ieri, però, il clima è stato molto cordiale, e lo stesso Trump si è voluto riavvicinare alla Silicon Valley scegliendo Elon Musk come consigliere del governo per gli affari legati alle nuove tecnologie.