Donald Trump potrebbe favorire il rimpatrio dei profitti Apple

Siamo sicuri che la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti non è stata vista di buon occhio dai dirigenti Apple, visto che più volte il candidato repubblicano ha chiesto di boicottare i dispositivi della mela e ha ribadito di voler riportare negli USA gran parte della produzione dei terminali venduti da aziende come Apple. Su una cosa, però, Trump ed Apple potranno essere d’accordo: rimpatriare gli utili con un tasso di imposta ridotto.

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Nel corso degli anni, Apple ha più volte chiesto una riforma fiscale che permettesse di riportare negli USA gli utili dell’azienda, e Trump ha promesso di farlo con un tasso agevolato del 10%. Molti dei ricavi Apple, infatti, sono “parcheggiati” all’estero, e gli USA hanno tutto l’interesse a far rientrare in patria questi capitali. Per farlo, il nuovo presidente degli Stati Uniti ha promesso in campagna elettorale che favorirà questo processo abbassando il tasso di imposta dal 35% al 10%. Questa agevolazione potrebbe convincere Apple, e tutte le altre multinazionali del paese, a riportare gran parte del denaro negli Stati Uniti.

Al momento, nelle casse di Apple ci sono circa 237 miliardi di dollari, molti dei quali sono però conservati all’estero. Tim Cook ha più volte ripetuto che il tasso del 35% attuale è troppo alto e non consente all’azienda di rimpatriare questo denaro negli Stati Uniti.

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