Apple ha pubblicato il rapporto annuale relativo alle diversità sul posto di lavoro. Come negli anni precedenti, in azienda c’è ancora una prevalenza di lavoratori bianchi e di sesso maschile, ma le cose stanno pian piano cambiando.

Tim Cook ha sempre detto che il suo obiettivo è quello di migliorare la diversità sul posto di lavoro, cercando di assumere sempre di più donne e persone appartenenti a razze e inclinazioni sessuali di vario tipo. Questo è il terzo anno che Apple dedica alla pubblicazione di un report dettagliato sulla diversità dei propri dipendenti, confermando un progressivo ma lento miglioramento. I dati si riferiscono al periodo che va da giugno 2015 a giugno 2016.

A livello globale, il 32% dei dipendenti Apple sono ora di sesso femminile, rispetto al 31% di un anno fa. L’unico punto percentuale di miglioramento può sembrare poco, ma su 125.000 dipendenti stiamo parlando comunque di cifre importanti.

Il dato migliora se guardiamo le nuove assunzioni: dei nuovi dipendenti entrati in azienda da giugno 2015, il 37% sono donne. Negli Stati Uniti, il 27% delle nuove assunzioni ha riguardato le minoranze sotto-rappresentate (URMS) che comprendono persone di colore, ispanici, nativi americani e nativi delle Hawaii e di altre isole del Pacifico. Questo dato è aumentato sensibilmente rispetto al 2014, quando le nuove assunzioni di donne e di minoranze rappresentavano solo il 31% e il 21%.

Nel report, Apple fa notare anche che è stata raggiunta l’equità salariale tra ruoli simili ricoperti da uomini e da donne, grazie a salari, bonus e stock option praticamente identiche tra tutti i dipendenti, a prescindere dal loro sesso. In altre parole, le donne guadagnano 1$ per ogni dollaro guadagnato da un dipendente Apple di sesso maschile. Lo stesso vale anche per le minoranze razziali rispetto ai lavoratori bianchi. Nel prossimo anno, Apple includerà questo dato sui salari non solo negli Stati Uniti, ma in tutto il mondo.
Se si parla di tecnici in senso stretto, il 23% dei dipendenti sono donna. In questo ambito, Apple ha anche meglio di Google, dove le donne “tecniche” sono solo il 19%. Nei prossimi mesi saranno poi avviate una serie di iniziative per assumere sempre più donne esperte in informatica e trovare nuovi dipendenti che rappresentino tutte le razze.