La polizia tenta la strada della stampa 3D delle impronte digitali per sbloccare il Touch ID

Invece di chiedere ad Apple di sbloccare gli iPhone coinvolti in procedimenti penali, la polizia americana potrebbe aver trovato una nuova strada per superare il blocco del Touch ID: la stampa 3D delle impronte digitali delle vittime.

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La polizia USA ha chiesto aiuto al laboratorio del professor Anil Jain dell’Università del Michigan per ricreare le impronte digitali della vittima di un omicidio. Tramite la tecnica di stampa 3D, la polizia vuole cercare di sbloccare in tempi rapidi l’iPhone oggetto dell’indagine. In passato, alcuni di questi modelli 3D non avevano abbastanza conduttività elettrica per attivare i sensori di impronte digitali, ma quelle create nel laboratorio del professor Jain riescono quasi sempre a superare questo ostacolo.

L’Università ha chiesto ancora qualche settimana per completare i test, anche perchè i tempi di realizzazione delle singole impronte 3D dovranno essere brevissimi: dopo 48 ore di inutilizzo dell’iPhone, infatti, il Touch ID si disattiva e l’unico modo per sbloccare il dispositivo è inserire il codice di sblocco.

Se i test andranno a buon fine, la polizia avrà a disposizione un nuovo e potente strumento per sbloccare gli iPhone delle vittime.

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