L’Iran mette al bando la vendita degli iPhone “non ufficiali”

Una nuova iniziativa anti-contrabbando messa in piedi dal governo iraniano potrebbe presto comportare il divieto di vendere nuovi iPhone, fino a quando Apple non rilascerà ufficialmente il prodotto in Iran come “ente debitamente registrato”.

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Il responsabile dell’ente anti-contrabbando del governo iraniano ha infatti dichiarato che, se Apple non registrerà un rappresentante ufficiale in Iran nei prossimi giorni, tutti gli iPhone in commercio saranno ritirati dal mercato.

In particolare, il governo iraniano attiverà un registro dei telefoni cellulari venduti a livello nazionale, in collaborazione con gli operatori cellulari, i sindacati delle telecomunicazioni e i rivenditori: tutti i telefoni devono essere registrati in un database centrale prima del loro utilizzo e della loro vendita. Dato che Apple non è riconosciuto come ente commerciale legittimo, i suoi prodotti non potranno essere registrati in base alle nuova linee guida. Queste regole non saranno retroattive, quindi gli iPhone già in commercio non saranno oggetto di alcun tipo di controllo. L’ente ha confermato che gli iPhone “illegittimi” saranno confiscati e che i controlli saranno effettuati già dai prossimi giorni.

Pur non avendo una presenza ufficiale in Iran, i prodotti Apple sono molto richiesti presso i rivenditori autorizzati. A causa delle sanzioni commerciali inflitte all’Iran dagli USA, Apple, in quanto azienda statunitense, non può vendere i suoi prodotti nel paese, ma questo non ha impedito la nascita di un vero e proprio mercato “underground” di iPhone e iPad.

Adesso, però, arriva la risposta del governo iraniano, che presto inizierà a confiscare gli iPhone e tutti gli smartphone non provenienti da aziende registrate nel paese.

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