Il sindaco di Cupertino ha sfidato Apple. Secondo Barry Chang, non solo Apple non paga le giuste tasse ma abusa anche della città.
Il sindaco di Cupertino, Barry Chang, si sta scagliando contro Apple. Chang ha accusato Apple di non pagare la giusta quota di tasse in relazione ai 181 miliardi di dollari di liquidità disponibili offshore. Apple, con un complesso sistema di intrecci societari riesce a mantenere la sua ricchezza fuori dalla competenza del fisco americano, così come tanti altri big del settore. In questo modo la società riuscirebbe a pagare solo il 2,3% di tasse rispetto allo standard del 35% e risparmiare quindi parecchio denaro. Ma non è solo questo il motivo che rende il sindaco tanto ostinato: Apple stessa sarebbe la causa.
La società hi-tech abuserebbe della città stando a quanto dichiarato dal sindaco in quanto, oltre a non contribuire come dovuto alle spese cittadine e alla gestione delle infrastrutture, metterebbe a dura prova Cupertino con il traffico di persone e automobili che genera. Ancora, la situazione si complica pensando ai cantieri per l’Apple Campus 2.
Il sindaco non ha escluso gli altri consiglieri dalla sua battaglia; consiglieri che non hanno votato a favore della sua proposta tesa a far pagare ad Apple 100 milioni di dollari per contribuire alle spese della città. “Apple è un’azienda enorme e i consiglieri non vogliono offenderla. Apple parla con loro e loro non votano contro. E’ un dato di fatto” – dichiara Chang.
La soluzione proposta dal sindaco allora sarebbe quella di far pagare ad Apple e alle altre società con più di 100 addetti una quota pari a 1000 dollari per dipendente.
Ricordiamo che il sindaco ha provato a organizzare una protesta contro Apple davanti alla sede della società ma nessuno ha voluto parteciparvi. Inoltre quando si è recato da Apple per parlare delle infrastrutture cittadine sarebbe stato allontanato dal personale di sicurezza della società.
Vi aggiorneremo se dovessero esserci sviluppi su questa questione.
Fonte: 9to5Mac