L’FBI pronta a sbloccare un altro iPhone 5c negli Stati Uniti

Per sbloccare un nuovo iPhone 5c, questa volta “invischiato” in una causa di omicidio, l’FBI ha deciso di non chiedere l’assistenza ad Apple (e ci mancherebbe…), ma di lavorare direttamente con il proprio Computer Forensics Laboratory di San Diego.

16541-13452-RCFL3-l

Nei giorni scorsi, un giudice ha emesso una richiesta di perquisizione per un iPhone 5c di proprietà di Taylor Langston, che insieme al fidanzato è stata accusata dell’omicidio di un uomo di 52 anni. L’FBI si occuperà del caso e per sbloccare questo iPhone 5c non perderà tempo a chiedere l’assistenza di Apple, visto che l’azienda ha più volte ribadito di “non poter effettuare” questa operazione, ma effettuerà tutte le operazioni necessarie all’interno del proprio Computer Forensics Laboratory di San Diego.

In passato, il laboratorio dell’FBI non era stato in grado di sbloccare altri iPhone, ma probabilmente ora l’agenzia ha in mano un exploit relativo proprio agli iPhone 5c. Tale exploit è stato scoperto da un gruppo di hacker per aiutare l’FBI nel caso San Bernardino, ed ora può essere sfruttato per altri terminali simili (ma non su quelli più recenti). La grande differenza con quel caso, è che ora l’FBI e il giudice non hanno perso tempo a chiedere l’assistenza tecnica di Apple per lo sblocco del dispositivo.

Intanto, una commissione del Congresso degli Stati Uniti ha annunciato che il direttore dell’FBI e i rappresentanti di Apple sono stati convocati nuovamente per un’ulteriore udienza, ovviamente sempre relativa al caso San Bernardino. Lo scopo è quello di trovare un punto in comune tra la sicurezza nazionale e la protezione dei dati degli utenti che utilizzano i dispositivi elettronici. Apple non tenterà di chiedere all’FBI l’exploit utilizzato per lo sblocco dell’iPhone 5c, anche perchè l’ente federale si è avvalso dell’aiuto di un’azienda privata, che non può essere obbligata nemmeno dal giudice a fornire queste informazioni.

[via]

HotAcquista iPhone 15 su Amazon!
News