Apple e il pericoloso gioco dei nomi

Quando nel 1997 Steve Jobs tornò a guidare la sua azienda, uno dei primi provvedimenti fu quelli di tagliare tantissimi prodotti e di limitare l’offerta a pochi computer, per non confondere gli utenti tra decine di offerte. Oggi, Apple sembra andare in senso opposto, visto che lo schema di denominazione degli iPhone e degli iPad sta diventando sempre più complicato da recepire per i clienti…

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Con la presentazione del nuovo iPhone SE da 4 pollici e del nuovo iPad Pro da 9.7 pollici, ora abbiamo una serie infinita di scelte da poter fare quando consideriamo l’acquisto di un nuovo smartphone o tablet Apple. E tutti hanno nomi molto simili.

Se guardiamo un iPad Air 2 e un iPad Pro da 9.7 pollici, è quasi impossibile capirne le differenze. Lo stesso avviene tra un iPad mini 2 e un iPad mini 4. E cosa dire di un iPhone SE (SE, ribadiamo, sta per “Special Edition) e di un iPhone 5/5s?

Tra l’altro, il futuro potrebbe riservarci ancora più confusione. L’anno prossimo avremo un iPhone SE 2? La serie Air è stata definitivamente sospesa a favore del Pro? Come si chiamerà il prossimo Apple Watch?

Queste sono tutte domande che nascono da una linea di prodotti che è cresciuta negli anni e che ora comprende diversi iPhone, diversi iPad e decine di diverse configurazioni per Apple Watch. Un tempo, Apple si vantava della semplicità delle sue offerte, ma presto si rischia di creare una frammentazione molto simile a quella di concorrenti spesso derisi come Samsung.

Questo cambiamento nell’approccio di Apple è sicuramente positivo per gli utenti che desiderano avere più scelta. E’ sicuramente bello poter scegliere tra decine di cinturini per Apple Watch e tra varie dimensioni di iPhone e iPad, ma allo stesso tempo diventa più difficile per Apple distinguersi per la sua semplicità, che per anni è stata una sorta di cavallo di battaglia. Nella sua ricerca di nuovi clienti, Apple ha riesumato un design di quattro anni fa per l’iPhone SE, e un nuovo tablet a 6 mesi dall’ultima presentazione.

L’azienda potrebbe sicuramente tornare alle origini, con un solo modello di tablet e di smartphone per ogni dimensione di schermo disponibile. Niente più iPad Air e iPad Pro da 9.7 pollici, niente più iPhone 6 e iPhone 6s. Tre diversi tablet, tre diversi iPhone. Stop. Ora sono praticamente cinque per ogni tipologia di dispositivo (tablet: iPad Pro 12.9 pollici, iPad Pro 9.7 pollici, iPad Air 2, iPad mini 4, iPad mini 2; smartphone: iPhone 6s, iPhone 6s Plus, iPhone 6, iPhone 6s, iPhone SE).

Tutto questo, significherebbe per Apple garantire tutte le funzioni sui vari dispositivi offerti. Oggi, invece, il gioco è diverso: su iPhone SE non troviamo il 3D Touch, su iPad Pro da 12.9 pollici non troviamo la fotocamera da 12 megapixel e così via.

Oppure, Apple potrebbe abbracciare la strada della complessità e della frammentazione, smettendo di fingere di offrire una line di prodotti… semplice.

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