Il CEO di BlackBerry critica la politica Apple sulla privacy

Il CEO di BlackBerry John Chen ha attaccato Apple per la sua politica sulla privacy, visto che l’azienda di Cupertino mette al primo posto la tutela dei dati degli utenti rispetto alla sicurezza…

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In una recente intervista, Chen ha dichiarato che gli utenti “per bene” hanno bisogno di avere una maggiore protezione quando utilizzano i dispositivi tecnologici, ma allo stesso tempo le aziende non dovrebbero rifiutare le richieste del governo quando si tratta di indagini su potenziali criminali. 

Secondo Chen, quando le forze dell’ordine o il governo richiede l’accesso ai dati personali di un utente, e quando questa richiesta è legittima, allora le aziende non dovrebbero ostacolare le indagini. Rispondendo a Tim Cook, che ha rifiutato di fornire l’accesso ai dati di iPhone 5s appartenente ad un indagato per traffico di droga (“Fornire l’accesso ai dati personali offuscherebbe il nostro marchio”), Chen ha detto che “siamo in un luogo buio se le aziende mettono la loro reputazione al di sopra di un bene più grande che è quello della sicurezza”. 

Parlando di BlackBerry, Chen ribadisce che la sua azienda ha sempre fatto di tutto per assicurare la massima protezione della privacy e dei dati dei propri utenti, ma “il nostro impegno per la tutela della privacy non si estende ai criminali”. 

Il CEO di BlackBerry insiste su questo punto, anche se ammette che le aziende non devono sempre sottostare alle richieste del governo e devono vagliare quando è il caso di preferire la sicurezza alla privacy di un criminale. Per questo, Chen propone di regolarizzare il tutto e di obbligare le aziende a disabilitare la crittografia per motivi di sicurezza.

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