Jony Ive, colui che ha in mano il team di design in Apple, ha parlato a Vanity Fair raccontando alcuni aneddoti su Steve Jobs, a pochi giorni dal quarto anniversario della sua scomparsa.

Jony Ive ha detto che la morta di Steve Jobs lo ha colpito profondamente, tanto da essere stato offuscato per giorni da un miscuglio di emozioni e di dolore:
Ripensando a Steve, c’è qualcosa di incredibilmente complesso in tutti i suoi comportamenti. Quello che mi ha sorpreso, è che nel corso dei quattro anni che sono trascorsi tanto di quel rumore, tanto di quella sua complessità e dei sui comportamenti, hanno finito per rimanere indietro nel tempo. E quello che è rimasto oggi è… solo lui.
Onestamente, quello che mi è rimasto oggi di Steve non lo avevo previsto quattro anni fa. Oggi, il ricordo più grande è il suo modo di concentrarsi sulle cose in modo semplice, per creare qualcosa di bello e di grande. Non aveva una complessa strategia per vincere o un ordine del giorno troppo complicato. La sua semplicità sembrava quasi infantile nella sua purezza.
Ive ha anche commentato i libri e i film usciti in questi anni e dedicati a Steve Jobs: “Nessuno è riuscito a far capire il vero carattere di Steve. Io non credo di aver mai visto nessuno così felice mentre faceva le cose che amava, sul lavoro e a casa. Era una gioia semplice, ma difficile da spiegare e riportare in un film…”
Nella giornata di ieri ha parlato anche Jimmy Iovine, che dopo l’acquisizione di Beats da parte di Apple è diventato un importante dirigente dell’azienda di Cupertino. Iovine ha specificato che il modello freemium non è nelle corde di Apple Music, almeno per il momento, anche perchè dietro la musica ci sono artisti e tante altre persone di talento che devono essere pagate per quello che offrono. Anzi, secondo Iovine è proprio il modello dello streaming gratuito ad aver rovinato il mercato discografico.
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