Michael Bromwich, colui che sta indagando su Apple e il caso dei prezzi “alti” degli ebook, ha detto che l’azienda sta facendo notevoli progressi e sta rispettando quanto richiesto dai giudici, anche se manca ancora “la volontà di collaborare attivamente nelle indagini“.

Bromwich ha inviato un rapporto al giudice Denise Cote, per informare l’autorità sui miglioramenti che Apple sta facendo per migliorare il proprio programma di conformità alle leggi antitrust degli Stati Uniti. Inizialmente, Apple è stata indagata per aver fissato i prezzi degli e-book insieme ai cinque principali editori del paese, allo scopo di mantenere prezzi più alti e ostacolare la concorrenza.
Apple è stata già condannata per questa indagine, ma ora ha anche l’obbligo di attenersi a quanto stabilito dalle leggi antitrust degli Stati Uniti e a quanto gli è stato ribadito dai giudici. Bromwich ha il compito di controllare proprio le azioni di Apple, che ultimamente sono “notevolmente migliorate“. L’unico neo è la poca collaborazione di Apple quando si tratta di offrire informazioni utili per le indagini, soprattutto per altri campi come quello relativo ad iTunes e alla gestione dei contratti musicali.
Bromwich venne designato dall’Antitrust come consulente incaricato di dover controllare qualora la compagnia californiana stesse rispettando la delibera del tribunale dopo essere stata giudicata colpevole di aver spinto gli editori ad aumentare il prezzo degli eBook
Sin dal suo arrivo, Apple ha accusato Bromwich di abuso di potere, portando avanti comportamenti eccessivamente aggressivi e invadenti nell’esaminare le pratiche aziendali della compagnia, richiedendo di interrogare dirigenti Apple non coinvolti nel settore degli eBook.
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