Apple richiede troppa sicurezza, accessori HomeKit in ritardo

Se vi state chiedendo perchè i produttori non hanno ancora rilasciato dispositivi compatibili con HomeKit, la risposta la potete trovare nei sempre più restringenti requisiti di sicurezza voluti da Apple.

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In pratica, i produttori terzi stanno trovando difficoltà ad incorporare gli standard di crittografia estremamente avanzati richiesti da Apple al fine di ottenere la certificazione MFi e la compatibilità con HomeKit. L’azienda sta infatti chiedendo ai vari produttori di utilizzare la crittografia con chiavi a 3072bit, insieme all’integrazione del Curve25519 che è uno degli strumenti più avanzati per la sicurezza durante lo scambio di chiavi cifrate e di firme digitali.

Se sugli accessori dotati di Wi-Fi non ci sono particolari problemi, i produttori stanno rilevando comunicazioni molto lente in Bluetooth LE, e per questo non sono in grado di rilasciare accessori adatti per la vendita. Ad esempio, Elgato fa sapere che, nei primi tentativi di integrare la sicurezza voluta da Apple, l’accessorio ha impiegato circa 40 secondi solo per determinare se una porta è aperta o chiusa. Elgato ha risolto modificando il firmware e aggiungendo ulteriore RAM.

Gli esperti di sicurezza dicono che si tratta comunque di una buona notizia, perchè il Bluetooth è stato sempre vittima di attacchi da parte di malintenzionati. Esigere una sicurezza così elevata è un vantaggio per tutti quegli utenti che vorranno controllare gli apparecchi di casa, le porte, e magari anche l’antifurto, tramite HomeKit di Apple.

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