Molto interessante e particolare questa nuova notizia che arriva da Reuters: in Giappone gli smartphone perdono terreno e i “flip-phone” registrano un aumento importante di popolarità.
Ognuno di noi ha utilizzato un flip-phone in passato, o comunque ne ha visti parecchi in giro. Personalmente ero entusiasta di poter “chiudere” fisicamente il mio cellulare quando avevo finito di utilizzarlo (sarà per questo “gesto simbolico” che mi piacciono anche le flip-cover?), ma con il tempo che passa e gli standard che cambiano ora lo smartphone è diventato indispensabile. Ma forse non per tutti. Certo, chi lavora tutto il giorno con uno smartphone ne sente la necessità perchè ha bisogno di uno schermo grande, di un’interfaccia intuitiva, di velocità e potenza, come anche chi usa molto gli smartphone come centro d’intrattenimento (social, video, giochi, film, ecc).
Ma molti credono ancora tanto nel famosissimo “flip-phone”, quel telefono che è profondamente diverso dagli standard attuali. Un telefono più semplice, che però si è evoluto nel tempo. Non ricordiamoceli come quando ne avevamo in mano uno circa 8-9 anni fa. Ora questi dispositivi sono più performanti, hanno una navigazione web ottimizzata, mandano mail e comunque soddisfano un minimo il bisogno di connettività in rete (e non solo chiamate/sms). Ovviamente non sono dispositivi destinati a chi ha un grande bisogno di usare il web, usare app e così via. Si tratta del classico “modello base” comunque evolutosi negli anni, destinato a chi preferisce avere un qualcosa di più “easy” tra le mani.
E proprio in Giappone che questa tendenza fa notizia. Infatti in Giappone, le vendite degli smartphone sono crollate del 5.3% (il declino era iniziato già nel 2013), e i “flip-phone” continuano ad avere una grandissima popolarità e diffusione (in crescita del 5.7%), a dimostrazione che per molti utenti lo smartphone è superfluo. Certo, ci sono anche motivi economici a influenzare la scelta (questi flip-phone oltre a costare meno, hanno una tassa molto minore a quella applicata sugli smartphone, per non parlare poi del consumo di rete cellulare).
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