“It just works”, o forse no?

“It just works”. Queste tre parole, che possono essere tradotte con un “Semplicemente, funziona”, sono sinonimo di Apple. E sono le parole che tanti fan usano per convincere i propri amici possessori di Android a passare ad iOS. Insomma, i prodotti Apple semplicemente, funzionano”. Almeno fino a ieri.

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Apple ha vissuto due settimane da sogno, con la presentazione dei nuovi iPhone, di Apple Pay, dell’Apple Watch e con record su record di vendite per iPhone 6 e iPhone 6 Plus. Tra i migliori – se non i migliori – smartphone attualmente in commercio.

Alcune cose, però, sono andate storte.

Non voglio parlare del caso U2, perchè in quel frangente Apple ha voluto solo fare qualcosa di generoso, regalando il nuovo album della band (tra l’altro pagato 1 milione di dollari!). Poco importa se molti utenti si sono lamentati perchè l’album veniva scaricato automaticamente, visto che la stessa Apple ha poi pubblicato una guida su come rimuoverlo. Cavoli, però, era sempre un regalo! Siete proprio incontentabili…

E vorrei passare sopra pure al caso Bendgate, anche se qui è meno facile degli U2. Si è molto parlato di questi iPhone 6 Plus che si piegano “facilmente”, ma è bastato fare qualche ricerca per scoprire che casi simili erano nati anche dopo il lancio dell’iPhone 5 e dell’iPhone 5s, e che anche altri smartphone si piegano se… provi a piegarli! Che sorpresa eh? Semplicemente, non avevano suscitato tanto scalpore quanto i nuovi iPhone. Insomma, questo Plus sarà anche leggermente più flessibile dell’iPhone 5s, ma diamine è molto più grande e sottile!

Quello che non posso ignorare, però, è iOS 8.0.1. Questo proprio no.

La prima versione di iOS 8 ha dei piccoli bug di gioventù, ma è normale. Ce ne facciamo una ragione come ce la siamo fatta con iOS 5, 6 e 7. Basta qualche piccolo accorgimento e tra qualche mese sarà un sistema operativo perfetto. Certo, HealthKit ha creato molti problemi agli sviluppatori, visto che un bug ne impedisce l’uso e ha obbligato Apple a sospendere tutte le app che ne facevano uso. Poco male, agli utenti questo poco importa, aspetteranno.

Non c’è però nessuna scusa per quello che è accaduto con iOS 8.0.1. Non è possibile che un’azienda come Apple rilasci un aggiornamento che non solo blocca l’uso del Touch ID, ma addirittura toglie praticamente il segnale da qualsiasi iPhone 6 e 6 Plus. Centinaia di migliaia di utenti si sono ritrovati senza rete subito dopo l’aggiornamento. Non oso immaginare le bestemmie di chi si trovava fuori per lavoro e magari, in una pausa pasto, aveva deciso di aggiornare il suo nuovo iPhone!

Apple ha aspettato qualche minuto prima di eliminare questo update dai suoi server, ma ormai la frittata era fatta. In molti avevano già scaricato e aggiornato. Ecco allora l’idea: pubblicare una pagina dove si spiega come fare per ritornare ad iOS 8. Sì signori: Apple ha pubblicato la guida al downgrade!

Posso solo immaginare la faccia del povero Tim Cook quando ha scoperto l’accaduto. Sono certo che il CEO di Apple non si sia affatto occupato di un rilascio minore di iOS, visto che paga centinaia di sviluppatori e di responsabili per garantire il massimo dell’efficienza. Ed invece, forse un occhio doveva buttarlo anche su questo rilascio. E non oso immaginare cosa abbia detto ai diretti interessati. Forse qualcuno ne pagherà le conseguenze.

Ma intanto, due giorni fa migliaia di utenti sono corsi sul web per cercare di capire come risolvere il problema e hanno provveduto a ripristinare il dispositivo.

A memoria, non ricordo un caso così “dilettantesco” per Apple. L’antennagate dell’iPhone 4 o il primo Mappe erano si dei veri e propri problemi, ma molto più complessi e, paradossalmente, più giustificabili rispetto ad un update che di fatto non mi fa più utilizzare il telefono per… telefonare!

Insomma, per un po’ di tempo evitate di dire ai vostri amici che il vostro iPhone “It just works”.

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