7 notizie per 7 giorni: nuovo appuntamento con la rubrica hi-tech di iPhoneItalia – Appuntamento 04/05

Chi possiede un iPhone è, nella maggior parte dei casi, anche un appassionato di tecnologia, come lo siamo noi di iPhoneItalia. Proprio per questo abbiamo deciso di creare una nuova rubrica, denominata “7 notizie per 7 giorni”, nella quale verranno riassunte le 7 notizie di tecnologia più interessanti e curiose della settimana, ma non riguardanti propriamente il mondo iPhone. Un modo per discutere insieme di tecnologia e non far mancare nulla ai nostri lettori! Eccoci arrivati ad un nuovo appuntamento.

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Amazon inaugura il nuovo Centro di Distribuzione di Castel San Giovanni

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Amazon Italia Logistica SRL inaugura ufficialmente oggi il nuovo Centro di Distribuzione di Castel San Giovanni.

Annunciato a gennaio 2013 e ultimato 9 mesi dopo, il nuovo Centro di Distribuzione giunge ora alla sua piena operatività, dopo un periodo di attività in parallelo con il precedente magazzino, avviato nel settembre 2011 e sempre situato a Castel San Giovanni.

La nuova struttura ha più che raddoppiato la propria dimensione rispetto al precedente centro di distribuzione, occupando una superficie di oltre 70.000 metri quadrati, equivalente a oltre 9 campi da calcio.

Il raddoppio della superficie della struttura costituisce un investimento concreto anche in termini occupazionali: dal 2011 sono stati creati oltre 420 posti di lavoro a tempo indeterminato e Amazon ha intenzione di raggiungere circa 1000 posizioni, a tempo indeterminato o determinato, nei prossimi 3 anni.

Le opportunità di lavoro riguardano ruoli come addetto alla ricezione merci, allo smistamento, all’imballaggio, alla spedizione, e anche posizioni di Team-leader e manageriali.

Il nuovo Centro di Distribuzione è un’importante realtà di eccellenza del territorio e un fattore di sviluppo” commenta Carlo Giovanni Capelli, Sindaco di Castel San Giovanni. “La nuova struttura sta caratterizzando sempre più la nostra area come una delle realtà logistiche più importanti del Paese. Allo stesso tempo offre percorsi professionalizzanti per i giovani e opportunità occupazionali. Auspichiamo quindi che questa presenza possa conseguire ottimi risultati, crescere ulteriormente e contribuire sempre più a qualificare la forza lavoro del territorio”.

“Ringraziamo le autorità di Castel San Giovanni per il loro supporto che ci ha permesso di creare in soli 9 mesi uno dei Centri di Distribuzione di Amazon più innovativi d’Europa”, ha dichiarato Stefano Perego, Regional Director SEU (Sud Europa) Operations Amazon EU Sarl. “ll raddoppio della struttura ha permesso di incrementare sia la selezione di prodotti disponibili per i clienti italiani di Amazon sia di rendere il servizio sempre più rapido ed efficiente. Peraltro, la crescita cui stiamo assistendo, ci consente di supportare al meglio le aziende italiane, fornendo loro un servizio logistico efficace, per sostenerle nella commercializzazione dei loro prodotti”.

Il nuovo Centro di Distribuzione si caratterizza infatti per infrastruttura logistica tra le più innovative in Europa che consente una rapida evasione degli ordini.

Grazie a questa infrastruttura, è stata gestita la spedizione di oltre 199.000 prodotti, di cui 34.000 erano destinati a clienti in Europa, nella giornata di picco degli ordini registrata lunedì 16 dicembre 2013. Sono stati così evasi 158.000 ordini di clienti, al ritmo di 109 ordini al minuto.

Inoltre è stato possibile offrire a partire dallo scorso novembre, con il programma Spedizione Mattino, la consegna entro le ore 12 del giorno successivo all’ordine al 37% della popolazione italiana, vale a dire 1.273 codici postali, e, con Spedizione Sera, la consegna nella stessa giornata a 39 codici postali dell’area milanese.

Il nuovo Centro di Distribuzione conterrà anche gli articoli di oltre 7.000 aziende di ogni dimensione interessate a vendere i loro prodotti attraverso Amazon Marketplace e a spedirli tramite il servizio di logistica Fulfilment by Amazon (FBA). Con FBA, Amazon si occupa di ricevere, stoccare, smistare, imballare e spedire la merce così come di fornire il servizio di gestione resi e di assistenza ai clienti.

Per la prima volta l’Italia fuori dalla Watch List

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FAPAV Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali accoglie con piacere la notizia che l’Italia è uscita ufficialmente dalla “Watch List” dello Special Report 301, il rapporto redatto annualmente dall’Ufficio del Commercio USA (Office of the United States Trade Representative) nel quale viene analizzato lo stato della tutela della Proprietà Intellettuale nel mondo.

Dopo tanti anni l’Italia esce ufficialmente dalla “Watch List” dello Special Report 301” – afferma Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale FAPAV – “Si tratta di una decisione che denota apprezzamento per gli sforzi e le novità introdotte nel nostro Paese nel corso degli ultimi anni.

Il regolamento AgCom, in virtù della sua equilibrata impostazione, ha destato fin da subito un forte interesse anche a livello internazionale e la sua recente implementazione, assieme al prezioso lavoro svolto dalle Forze dell’Ordine, sono stati elementi decisivi per determinare l’uscita dell’Italia dalla “Watch List”.

“Non si tratta però di un punto di arrivo, ma bensì di partenza” – conclude Bagnoli Rossi – “Questa notizia non può che essere uno stimolo per implementare un sistema efficace di tutela dei contenuti audiovisivi che deve essere basato su più aspetti: l’attività svolta dalle Forze dell’Ordine, il Regolamento Agcom e i codici di autoregolamentazione”.

L’ufficio del rappresentante per il commercio degli Stati Uniti (United States Trade Representative, USTR) ha riconosciuto oggi i progressi compiuti dall’Italia nella protezione dei film, delle opere  televisive e della proprietà intellettuale in generale, rimuovendo l’Italia dalla lista Special 301, che include i partner commerciali degli Stati Uniti in cui la proprietà intellettuale è seriamente a rischio.

“Il rapporto annuale Special 301 è per noi un’opportunità di esaminare le sfide che il diritto d’autore e le imprese legate alla proprietà intellettuale affrontano in tutto il mondo, ma anche di dare un riconoscimento a quei Paesi, come l’Italia, che hanno fatto uno sforzo autentico per proteggere e sostenere i lavoratori del comparto creativo”, afferma Dodd.

Attraverso la specifica documentazione dei rischi legati alla proprietà intellettuale ed alle barriere di accesso al mercato in tutto il mondo, il rapporto Special 301 è uno strumento vitale per le imprese statunitensi ed internazionali. “MPAA ringrazia il rappresentante per il commercio degli Stati Uniti, Mike Froman, ed il suo team per la loro continua e puntuale attenzione a questi temi”, continua Dodd.

La prima edizione del Rapporto Special 301 è datata 1989: in questi 25 anni il documento è andato ovviamente evolvendosi insieme alla tecnologie digitali ed ai mutamenti sociali del pianeta.

Attualmente comprende 3 categorie: i Paesi prioritari (“priority foreign country”), la watch list prioritaria (“priority watch list”) e la watch list. La prima categoria comprende i Paesi che, se ritenuti colpevoli di violazione di accordi commerciali, sono passibili di sanzioni commerciali. La watch list prioritaria comprende le nazioni che vengono giudicate gravemente deficitarie quanto alla protezione del diritto d’autore. La watch list di terzo livello comprende infine i Paesi in cui sono stati riscontrati dei problemi perduranti e sistemici relativi alla tutela del diritto d’autore.

Bose reinventa gli speaker multi-room

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Bose ha introdotto i sistemi SoundTouch Wi-Fi per offrire un modo nuovo per l’ascolto domestico della propria musica preferita: questi sistemi consentono di condividere la musica in streaming, raggiungendo ogni stanza senza la necessità di cavi, con tutta la qualità audio e la semplicità d’utilizzo tipiche dei prodotti Bose.

Per consentire a un pubblico più vasto di appassionati di accedere a questa evoluzione del multi-room, grazie alla quale è possibile riprodurre la propria musica preferita con estrema semplicità, Bose ha lanciato una promozione valida in Italia fino all’11 maggio: acquistando almeno due dei nuovi sistemi SoundTouch 20, SoundTouch 30, SoundTouch Portatile e Wave SoundTouch, è possibile ricevere uno sconto del 10% sul modello più economico. La promozione sarà disponibile presso tutti i canali di vendita, dall’Experience Center Bose di Milano ai punti vendita delle principali catene della Grande Distribuzione, ma anche su Bose.it.

Esiste un sistema SoundTouch per ogni stanza, e comunicano tutti in wireless. Ogni sistema si connette direttamente a Internet utilizzando la rete Wi-Fi domestica: una connessione e un computer sono tutto ciò che serve per riprodurre in streaming la propria musica su computer, le Internet-radio o i servizi musicali online. Tra i sistemi disponibili per questa promozione, gli amanti della musica potranno trovare:

  • SoundTouch 30 Wi-Fi, dotato di tecnologia esclusiva a guida d’onda e di un nuovo subwoofer proprietario ad emissione profonda, pensato per diventare il sistema musicale principale di casa;
  • SoundTouch 20 Wi-Fi, più compatto, offre un audio avvolgente e naturale e può essere posto praticamente ovunque;
  • SoundTouch Portatile Wi-Fi, combina un’esperienza audio completa e una batteria agli ioni di litio ricaricabile in un altoparlante che non supera le dimensioni medie di un libro;
  • Wave Music System SoundTouch, l’evoluzione di un sistema iconico, ideale per la stanza da letto o la cucina;

Per maggiori informazioni su questi e altri prodotti Bose, visita http://www.bose.it.

Come proteggere il proprio lavoro con il Backup

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Mentre i tempi nella vita aziendale diventano ogni giorno sempre più accelerati e la dipendenza dai dati cresce alla velocità della luce, gran parte delle aziende di piccole e medie dimensioni effettua ancora il back up dei dati giornalmente o persino settimanalmente per proteggerli contro eventuali perdite, o cancellazioni e danneggiamenti accidentali. Questa tecnologia antiquata crea rischi sempre più seri alle aziende di tutto il mondo. Gli ambienti aziendali moderni e competitivi hanno necessità che i dati vengano salvati ad intervalli orari nel corso della giornata lavorativa senza condizionare utenti o applicazioni. Chiunque è in grado di calcolare velocemente l’entità di un eventuale danno causato dalla perdita di 8 ore o addirittura di 1 settimana di lavoro, diciamo, di 20 impiegati. Le conseguenze possono essere molto gravi e la concorrenza non aspetta altro.

Il nemico n. 1 delle PMI: costi e complessità

Quindi ciò significa che i manager o i responsabili IT delle PMI sono un po’ miopi o esageratamente conservativi o addirittura non si rendono conto di questo rischio? Tutt’altro! Quando si tratta di comprendere la tecnologia, le aziende di piccole e medie dimensioni sono all’avanguardia e lo dimostra il livello di adozione della virtualizzazione, dove le PMI sono un passo avanti rispetto alle grandi imprese. La vera ragione sta, come spesso accade, nella complessità e nei costi che sono i nemici naturali di qualsiasi piccola e media azienda.

Fino ad ora, la realizzazione di un’infrastruttura di backup che consentisse il backup a cadenza oraria attraverso la creazione dei cosiddetti “snapshot” dei dati, era possibile in due modi: o attraverso l’acquisto di sistemi di storage di livello enterprise molto costosi o utilizzando software di backup complessi, non particolarmente flessibili e spesso non così convenienti da integrare nelle infrastrutture di rete esistenti. Entrambe queste opzioni, sia per i costi che per la difficoltà di gestione, non erano alla portata di molte PMI che, in questo modo, sono rimaste intrappolate nella loro tecnologia esistente, spesso ben sapendo a quali rischi rimaneva esposta la loro azienda.

3 fattori che fanno la differenza

Quindi qual è l’elemento che determina l’incapacità dei sistemi di storage di tutte queste PMI a fornire una tale granularità oraria? Alcuni di questi sistemi offrono già una sorta di “snapshot” dei dati. Non è necessario essere un tecnico per capire la risposta a questo quesito. Innanzitutto, è importante considerare più attentamente quali sono i requisiti per una protezione dei file o dei dati applicativi a cadenza oraria.

Primo: l’utilizzo della capacità di storage. Se i dati vengono salvati su base oraria, è necessario avvalersi di una soluzione in grado di ottimizzare l’utilizzo dello storage, altrimenti la capacità disponibile verrà immediatamente consumata dai dati di backup.

Secondo: il backup deve avvenire durante le normali ore lavorative e quindi gli utenti e le applicazioni non devono essere condizionati da tale processo. In parole povere, le prestazioni di lettura e scrittura del sistema di storage non devono essere influenzate in alcun modo dall’attività di backup.

Terzo, e anche uno degli aspetti più trascurati: il tempo di ripristino (Recovery Time Objective) nel caso di perdita dei dati è importante almeno quanto il Recovery Point Objective, ovvero la frequenza o l’intervallo nel quale i dati vengono memorizzati.

Soltanto se questi tre parametri sono gestiti correttamente, un sistema di storage è in grado di fornire la granularità di protezione oraria, mantenendo al contempo la piena produttività dell’utente e delle applicazioni e consentendo il recupero dei dati nel caso di perdita.

È una questione di file system!

Dopo aver indicato i tre requisiti fondamentali, sorge ora spontanea la domanda su cosa sia necessario dal punto di vista tecnologico per fornire queste funzionalità a un sottosistema di storage tipico delle PMI.

Come indicato nei paragrafi precedenti, il file system di storage deve scrivere i dati in modo da ridurre al minimo l’utilizzo dello storage. Ciò significa che solo i blocchi modificati in un file share o iSCSI LUN dovrebbero essere scritti nello “snapshot” di quel share o file. Se vengono effettuati dei cambiamenti nell’attività giornaliera, solo i blocchi modificati hanno necessità di un effettivo spazio fisico. Questo, combinato con funzionalità intelligenti di gestione degli snapshot, che cancellano questi ultimi secondo schemi definiti, assicura i requisiti minimi di storage, mantenendo al contempo la protezione su base oraria. Anche un’impostazione basata su share/LUN consente di regolare alcuni share a una granularità di snapshot quotidiana o settimanale per i dati che non vengono modificati molto di frequente.

Quando si tratta di impatto sulle prestazioni, la tecnologia è persino più impegnativa. Per creare una copia dei dati senza intaccare le prestazioni, un file system deve far riferimento unicamente ai blocchi modificati, attraverso puntatori dei dati primari, invece di passare in rassegna tutto il file (Copy-on-Write). Solo in questo modo gli snapshot possono essere creati in un numero teoricamente illimitato e senza impattare minimamente sulle prestazioni. Un test di qualsiasi sistema di storage NAS tradizionale, che funziona con il file system EXT4, fa capire qual è la vera sfida: se i dati sono scritti sul NAS, ipoteticamente a 90MB/s, e viene realizzata una copia tradizionale, si può notare che le prestazioni scendono a una frazione dei 90 MB. A peggiorare le cose, una volta realizzati snapshot multipli – necessari per la protezione continua – le prestazioni del sistema restano seriamente compromesse anche quando non vengono scritte le copie.

Ora questo limite è intrinseco a qualsiasi soluzione di storage basata su file system EXT3 or EXT4 attualmente sul mercato. Ciò a sua volta significa che, per le PMI, il solo modo per acquisire “una protezione quasi continua dei dati” con un NAS è passare a un approccio basato sulla tecnica “copy on write” come BTRFS o ZFS open source. Questi file system moderni consentono la creazione di un numero illimitato di snapshot che sfruttando un approccio di tipo blocco e puntatore, senza intaccare le prestazioni.

Il backup è solo metà del problema

Come è stato detto all’inizio, il Recovery Point Objective e il Recovery Time Objective determinano, insieme, il successo o l’insuccesso della strategia di protezione dei dati. Una moderna soluzione di protezione dei dati per le PMI, quindi, non dovrebbe basarsi solamente su BTRFS o ZFS per garantire una protezione quasi continua dei dati, ma fornire anche diverse opzioni su come utilizzare gli snapshot su base oraria. Questo include il ripristino di un singolo file in pochi clic, nel caso, ad esempio, in cui un utente cancelli accidentalmente o sovrascriva dati importanti. Inoltre, il reparto amministrativo dovrebbe essere in grado di effettuare il rollback di share o LUN completi a un qualsiasi momento precedente. E non meno importante, quando si tratta di effettuare test e riparazioni, creare un clone scrivibile e leggibile di un LUN o uno share è un eccezionale strumento negli ambienti che utilizzano macchine virtuali.

L’amico n. 1 delle PMI: facilità di utilizzo e convenienza

Come sopra descritto, solo fino a poco tempo fa acquisire il livello adeguato di protezione dei dati era possibile unicamente a costi e/o a livelli di complessità elevati. Entrambe le soluzioni, sia quelle di fornitori che offrono soluzioni enterprise di fascia alta molto care e soluzioni ZFS “fai da te” che una combinazione di storage a prezzo conveniente con software di backup di terze parti, davano del filo da torcere alle PMI. Grazie a soluzioni integrate, semplici da utilizzare e a prezzi convenienti basate su ZFS e BTRFS, come le famiglie di prodotti ReadyNAS e ReadyDATA di NETGEAR, i clienti possono ora creare ambienti di backup dei dati che non molto tempo fa richiedevano investimenti a 5 cifre, oltre che personale IT altamente qualificato. Oltre a tutte le funzionalità necessarie, ReadyNAS e ReadyDATA forniscono funzionalità di controllo e una GUI che consente l’implementazione e la gestione senza la necessità di un lungo periodo di training. Inoltre, tutte le licenze di software sono incluse nei prodotti garantendo così la massima trasparenza dei costi e il controllo del TCO (Total Cost of Ownership).

HS-U980: il nuovo smartphone Hisense arriva in Italia

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Hisense, multinazionale cinese specializzata nell’elettronica di consumo, rafforza la propria presenza nel mercato mobile italiano con il nuovo smartphone.

Il nuovo U-980 può contare su un sistema operativo Android 4.2 e un processore Quad-Core 1.5 GHz, racchiusi da una sottile cover bianca. Caratteristiche di ultima generazione che ben si sposano con un’estetica curata, grazie a un display multi-touch da 5.5” dotato di tecnologia IPS, che consente un ottimo livello di visibilità da ogni angolazione. Lo smartphone di casa Hisense, inoltre, dispone di una fotocamera posteriore da 8.0 megapixel con LED flash e di una frontale da 2.0 megapixel, per una resa dell’immagine qualitativamente superiore, anche grazie al display con risoluzione HD (1280 x 800 pixel).

U-980 vanta una capacità di memoria pari a 1 GB RAM + 4GB, ampliabile fino a 32 GB attraverso una scheda micro SD, e una batteria 2.500 Mah, che consente al dispositivo un’autonomia fino a 220 ore in standby (WCDMA) o 430 minuti di conversazione (in modalità GSM).

U-980 è disponibile a euro 229,00

Growish: prima startup in Italia per raccogliere denaro sul web e acquistare regali di gruppo online

Growish

Growish è la startup che offre il primo servizio in Italia per raccogliere denaro tra amici sul web e acquistare un regalo, tramite il metodo della “colletta” online. Grazie al supporto dell’incubatore Digital Magics, il servizio italiano di collective payment rinnova la piattaforma tecnologica e lancia un nuovo modello di business

Su www.growish.com amici, parenti e colleghi, anche distanti fra loro, potranno condividere la spesa, acquistando “in quote” un regalo per qualsiasi occasione in modo automatico, semplice e sicuro grazie alla piattaforma tecnologica sviluppata da Growish, che permette agli utenti di utilizzare per la raccolta un istituto europeo autorizzato all’emissione di moneta elettronica.

Una volta aperta una “colletta”, si potranno invitare gli altri partecipanti via e-mail o tramite Facebook. Growish permette agli utenti di raccogliere denaro, conservarlo sotto forma di moneta elettronica e destinarlo successivamente all’organizzatore della “colletta”, al destinatario o alle aziende partner della startup per acquistare il regalo.

Huawei presenta il nuovo sistema P-OTS integrato a elevata capacità (5,6T) per le reti metropolitane

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Huawei ha presentato l’innovativo OptiX OSN 9800 U16, una soluzione progettata per aumentare l’efficienza e ridurre i costi degli operatori di telecomunicazioni per la gestione dei crescenti volumi di traffico dati, proveniente sia dalle reti fisse sia da quelle mobili per le reti metropolitane. La soluzione, presentata in occasione del Global WDM/OTN Seminar organizzato da Huawei, si basa sulla nuova architettura WDM/OTN Packet Optical Transport System (P-OTS). Quest’ultima fornisce una capacità di cross-connessione pari a 5,6T attraverso un sub-rack 19 U (circa 85 cm), una soluzione all’avanguardia nel settore per capacità e integrazione.

Sempre più banda larga fissa e internet in mobilità sono le sfide che gli operatori delle telecomunicazioni devono oggi affrontare per le reti metropolitane. Le reti tradizionali non sono piu in grado di fornire la larghezza di banda necessaria per garantire un’efficiente erogazione dei vari e nuovi servizi. Per questo, Huawei presenta “WDM/OTN to the edge”, una tecnologia orientata al futuro, che attraverso investimenti iniziali consente di garantire in maniera permanente ed efficiente la fornitura dei servizi fissi e mobili quali IPTV, LTE e LTE-A.

OptiX OSN 9800 U16, una soluzione WDM/OTN fondamentale per le reti di trasporto metropolitane, consente agli operatori di fornire sempre maggior larghezza di banda fissa e mobile agli utenti finali. OptiX OSN 9800 U16 dispone di 14 slot, ognuno dei quali supporta una capacità massima di 400G. Le interfacce di rete supportano velocità pari a 100G, 400G, 1T e 2T. E’ in grado di trasmettere su una coppia di fibre ottiche una capacità di oltre 8T. OptiX OSN 9800 U16 è dotato anche di un “core” che supporta una capacità di cross-connessione agnostica pari a 5,6T. Agnostica significa che OSN 9800 U16 è in grado di cross-connettere indifferentemente flussi di tipo OTN, VC (SDH) e pacchetto per supportare vari tipi di servizi e di differente granularità e tecnologie quali TDM, Ethernet, video e storage. Inoltre, OptiX OSN 9800 U16 supporta la soluzione SDN (Software Define Networking) di Huawei, semplificando notevolmente i processi di O&M e fornendo agli operatori un canale flessibile, aperto e intelligente. Le serie OptiX OSN 9800 U16 e OptiX OSN 1800 di Huawei rappresentano una soluzione WDM completa per le aree metropolitane.

Packet Optical Transport System (P-OTS) è stato sviluppato tenendo conto delle esigenze di grande richiesta di banda e di flessibilità in termini di nuovi e sempre crescenti servizi. OptiX OSN 9800 U16 integra al suo interno la gestione del canale di trasporto rigido OTN e del canale flessibile a pacchetto rendendo cosi efficace ed economica la trasmissione delle informazioni. Inoltre, P-OTS integra tecnologie come l’SDN che consente la gestione delle reti multi livello e multi tecnologia. Un’unica piattaforma è in grado di supportare il L0 relativo alla trasmissione fisica su fibra ottica, il L1 per il processamento delle informazioni trasmesse sullo strato ottico e il L2 relativo alla trasmissione dell’informazione a pacchetto. OptiX OSN 9800 U16 implementa quindi su un’unica piattaforma la convergenza dei servizi e un intelligente ed efficace sistema di gestione e controllo.

In qualità di partner degli operatori per le reti WDM di Nuova Generazione (reti OTN), Huawei ha contribuito a costruire oltre duecento reti commerciali WDM/OTN 100G. Huawei è stata ampiamente riconosciuta nel settore per l’innovazione di prodotti e servizi 100G. Nell’era delle reti ottiche a 100G, Huawei è in grado di offrire canali di comunicazione innovativi e di ultima generazione, in linea con la sua vision “enriching life through communication”.

In qualità di Affiliato Amazon, iPhoneItalia riceve un guadagno dagli acquisti idonei.
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