Apple e iFixit: una storia travagliata

Il fondatore di iFixit parla di come sia diventato sempre più difficile riparare i nuovi prodotti, ma giudica come “impossibile” riuscire a riparare i nuovi prodotti Apple senza l’autorizzazione della casa di Cupertino.

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È un dato di fatto che Apple voglia sempre avere il controllo su tutto il ciclo di vita dei suoi dispositivi e anche la riparazione dei device non “sfugge” a questa regola. Kyle Wiens, il fondatore di iFixit, un’azienda che vende pezzi di ricambio per dispositivi elettronici e che è famosa per le “guide allo smontaggio passo dopo passo”, ha parlato di quanto sia difficile riparare un dispositivo elettronico di ultima generazione.

Ma non è questo a preoccupare il fondatore di iFixit: il problema è riparare i dispositivi Apple, soprattuto iOS, senza l’autorizzazione della casa californiana. Per quanto riguarda le riparazioni, Apple ha sempre preferito indirizzare i clienti negli Store o verso l’assistenza ufficiale. Ma, se negli Stati Uniti la ricerca di un centro di assistenza è semplice, in altre zone del mondo magari è più difficile (anche in Italia, sebbene ci sia una buona distribuzione dei centri sul territorio, resta comunque non troppo comodo).

Ricordiamo che le certificazioni per diventare tecnici hardware autorizzati da Apple (sia per chi vuole acquisire il titolo di ACMT, sia per i freelance) sono al momento rivolte solo a chi si occupa di Mac e non di dispositivi iOS.

The Register ha contattato Apple per cercare di ottenere qualche spiegazione o qualche commento in merito, ma un portavoce di Cupertino si è limitato a invitare i tecnici all’Authorized Service Provider Program, un programma di supporto destinato a chi vuole fornire dei servizi di manutenzione autorizzati Apple.

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