un recente studio condotto dalla Global Enterprise di Vodafone, in collaborazione con il MIT, ha messo in luce un’interessante teoria per prevedere la diffusione di malattie utilizzando i telefoni cellulari.
Ad alcuni studenti del MIT sono stati dati alcuni telefoni cellulari particolari, in grado di registrare le loro abitudini e i loro movimenti. Monitorando queste variabili, si ritiene sia possibile prevedere e scoprire in tempo i focolai di influenze e di altre malattie, limitandone di molto la diffusione.
Ad esempio, chi una l’influenza tende a muoversi meno, e anche ad utilizzare meno il cellulare per fare chiamate la mattina presto o la sera tardi. Incrociando i vari dati che i telefoni cellulari sono in grado di offrire, i medici possono capire se una malattia si sta diffondendo e dove questo sta avvenendo.
In futuro si potrebbe quindi preparare un programma di monitoraggio a livello globale, utilizzando uno strumento usato da m miliardi di persone in tutto il mondo. Rimane da risolvere un piccolo problema: la privacy…
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