Apple, Google e le differenze nell’aggiornare i sistemi operativi

Dopo l’annuncio che il 93% degli utenti iPhone hanno aggiornato il dispositivo all’ultima versione di iOS 6, Apple ha aggiunto una nuova tabella sul sito dedicato agli sviluppatori che ricorda una tabella simile utilizzata  da Google poco tempo fa.

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Apple ha deciso di ritrarre i dati sulla diffusione dell’ultima versione di iOS utilizzando un grafico a torta molto simile a quello già sfruttato da Google per mostrare la diffusione delle varie versioni di Android. Con la nuova sezione dedicata agli sviluppatori, Apple vuole far capire che iOS è un sistema operativo dinamico e sempre aggiornato, e che tali update vengono forniti a tutti e scaricati dalla gran parte degli utenti. Stessa sorte che, si spera, avrà iOS 7. Come si può vedere dal grafico, infatti, ben il 93% degli utenti hanno installato l’ultima versione di iOS 6, mentre il 6% usa ancora iOS 5 e solo l’1% una versione precedente.

Google, invece, riporta che la gran parte degli utenti (36,5%) utilizza ancora la versione 2.3 di Android (Gingerbeard) rilasciata nel 2010, quando Apple presentava e proponeva iOS 4, ora installato soltanto da 1 utente iPhone su 100. Il 25,6% degli utenti Android ha poi installato la versione Ice Cream Sandwich rilasciata nel 2011, nello stesso mese di iOS 5. Infine, solo il 33% utilizza l’ultima versione di Android, la 4.1 Jelly Bean rilasciata la scorsa estate insieme ad iOS 6.

Inoltre, le statistiche pubblicate da Google includono solo i dispositivi Android che accedono regolarmente al Google Play, per cui sono esclusi i terminali Kindle e i milioni di dispositivi non ufficiali venduti in Cina e che non utilizzano i servizi di Google.

Questa frammentazione porta non pochi problemi agli utenti, molti dei quali si trovano impossibilitati ad aggiornare un dispositivo relativamente nuovo perchè magari il produttore o il vettore non hanno voluto effettuare alcun tipo di update. Oltre a problemi di sicurezza, visto che gli aggiornamenti hanno anche lo scopo di correggere delle falle, gli utenti non possono utilizzare nuove funzioni come Google Now, ora disponibile solo nelle ultime versioni di Android. Questo significa che il 66% degli utenti Android  attivi su Google Play non possono utilizzare Google Now ad oltre 6 mesi dal rilascio della versione 4.1 del sistema operativo.

Stessa cosa che sta succedendo con app importanti, come Adobe Photoshop che richiede Android 4.0: in pratica, la metà degli utenti attivi su Google Play non può installare questa applicazione e, come questa, tante altre.

L’impossibilità di aggiornare uno smartphone nasce proprio dal fatto che Google lascia piena libertà ai produttori e ai vettori di rilasciare aggiornamenti, e spesso alcuni dispositivi vengono abbandonati dopo un anno o poco più dal loro rilascio. Senza dimenticare che molti produttori ignorano proprio le nuove funzioni di Android e installato vecchie versioni anche sui nuovi dispositivi.

Al contrario, Apple non solo rende gli aggiornamenti iOS immediatamente disponibili a tutti gli utenti, ma continua a supportare i singoli dispositivi per almeno due anni dal loro rilascio. E non venderà mai nuovi dispositivi hardware con un sistema operativo non aggiornato all’ultima versione. Ad esempio, Apple continua a supportare l’iPhone 4, malgrado sia uscito nel 2010 quando Google rilasciava Android 2.2. E l’iPhone 4 potrà aggiornarsi anche ad iOS 7! Certo, non potrà avere tutte le funzioni del sistema operativo più aggiornato, ma sicuramente riceverà delle novità e godrà di tutti i benefici di sicurezza e stabilità che ogni nuovo sistema operativo offre.

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