Apple è stata accusata in un articolo di offrire contenuti pornografici su App Store in Cina, attirando nuovamente critiche da parte del governo.
Apple sembra continuare ad attirare critiche in Cina. Pare infatti che questa volta le accuse arrivino direttamente dal People’s Daily, un quotidiano cinese gestito dal governo, il quale avrebbe inserito l’App Store in una lista di store online che offrirebbero contenuti pornografici in Cina. Si tratta di accuse piuttosto ironiche vista la posizione da sempre negativa dell’azienda californiana verso questo genere di contenuti, tanto da impedire il rilascio su App Store di qualsiasi contenuti ponografico, dimostrandosi pronta a rimuovere le applicazioni trovate a violare le sue politiche in questo senso.
Già in altre occasioni la compagnia californiana è stata attaccata in Cina, soprattutto per le sue politiche in merito alla garanzia, portando Tim Cook a pubblicare una lettera di scuse ufficiali sul sito. Per il momento pare però che che la vicenda non abbia assunto grandi proporzioni vista la poca enfasi posta sull’articolo in questione. L’App Store è stato comunque paragonato ad altri servizi come quelli di Google, presi di mira negli scorsi anni per la presenza di contenuti pornografici.
Fonte: 9to5Mac