Segall, un ex consulente Apple per le strategie pubblicitarie ed ex membro di un team creativo voluto direttamente da Steve Jobs (fu lui a proporre di far mettere la lettera “i” prima del nome “Mac”), ritiene che l’utilizzo della lettera “S” affiancata al nome di un nuovo iPhone non faccia altro che indebolirne l’immagine.

Secondo Segall, Apple dovrebbe quindi eliminare la lettera “S” dai nomi degli iPhone intermedi, quelli che accompagnano il passaggio da una generazione all’altra di smartphone della Mela. Il consiglio è quello di continuare con i numeri progressivi, chiamando i vari dispositivi iPhone 5, iPhone 6, iPhone 7 e così via, anche se due modelli sono molto simili tra loro. La semplice aggiunta della lettera “S” ad un nome già esistente – come capitato con l’iPhone 3GS e l’iPhone 4S, e come probabilmente capiterà con il 5S – invia un messaggio poco positivo agli utenti: “questo è solo un dispositivo intermedio, che apporta solo piccoli miglioramenti rispetto al precedente”. Cambiare nome, invece, anche se nella sostanza cambia poco, offre almeno un’immagine diversa e più innovativa.
Infine, secondo Segall Apple è un po’ confusa con i nomi dei dispositivi iOS: con l’iPad di terza generazione sembrava che fosse terminata l’era della numerazione, ma così non è stato. In ogni caso, però, quella “S” andrebbe abbandonata…