Apple: “Le prossime due generazioni di iPhone sono state sviluppate sotto la guida di Steve Jobs”

Come riporta AppleInsider, un rappresentante di Apple ha fatto sapere in via ufficiale che le prossime due generazioni di iPhone non sono frutto della guida di Tim Cook, ma di quella precedente. Da queste parole è chiaro che Steve Jobs ha quanto meno avallato non solo iPhone 4S e iPhone 5, ma anche gli iPhone che usciranno nel 2013 e nel 2014.

Steve-Jobs-iPhone-keynote

Quando uscì l’iPhone 4S – e lo stesso è accaduto pochi mesi fa con l’iPhone 5 – molti utenti ed analisti commentarono con frasi quali “Si vede che Steve Jobs è andato via“, “Senza Steve Jobs Apple non ha più idee“, “Che schifo di telefono, con Steve Jobs sarebbe stato totalmente diverso”, senza sapere che sviluppare e progettare un dispositivo di questo tipo richiede come minimo dai 18 ai 24 mesi. Se per l’iPhone 5 ci poteva anche essere qualche dubbio, dato che fu presentato ad un anno dalla morte di Steve Jobs, con l’iPhone 4S avevamo la certezza che fosse stato realizzato anche con il suo contributo.

Ora, però, sappiamo non solo che proprio l’iPhone 5 ha visto il contributo diretto del co-fondatore di Apple, ma anche che le prossime due generazioni di questo dispositivo sono state sviluppate sotto la sua guida. Attenzione, questo non vuol dire che sia per forza un bene, ma appura un dato di fatto: Steve Jobs ha contribuito al design e allo sviluppo dell’iPhone 5, dell’iPhone che uscirà nel 2013 e anche di quello che verrà presentato tra due anni.

Questo potrebbe dire che i prossimi due iPhone non si differenzieranno troppo dei precedenti modelli e che il display non dovrebbe superare i 4 pollici, visto che proprio Steve Jobs era contrario a schermi troppo grandi su uno smartphone.

La notizia è stata riportata dal The San Francisco Examiner, a seguito di un incontro tra il Procuratore Distrettuale della città e alcuni rappresentanti di importanti aziende tecnologiche. Tale meeting era finalizzato a trovare soluzioni adeguate per contrastare l’aumento dei furti di smartphone, iPhone in primis.

E’stato lo stesso Procuratore Distrettuale George Gascòn a rivelare alcun dettagli dell’incontro quali, appunto, l’affermazione del rappresentante di Apple Michael Foulkes circa il ruolo che Steve Jobs ha avuto nel contribuire a sviluppare i futuri iPhone. Il procuratore ha anche aggiunto che Apple non sembra affatto preoccupata dei furti di iPhone e che – su questo punto – l’incontro è stato un piccolo fallimento. Il motivo? Negli Stati Uniti è in fase di ultimazione un sistema che consente di dotare tutti gli smartphone di un comando a distanza in grado di renderli inutilizzabili. Questa funzione “kill” consentirebbe all’utente di disattivare completamente un qualsiasi smartphone di sua proprietà,  impedendo di fatto al ladro di poterlo utilizzare.

Sarebbe un deterrente molto importante per diminuire il numero di furti di smartphone negli Stati Uniti, ma Michale Foulkes di Apple ha fatto sapere che questa funzione non potrà essere integrata sulle due prossime generazioni di iPhone, visto che tali dispositivi sono stati già progettati sotto la guida di Steve Jobs, prima che Tim Cook diventasse ufficialmente CEO dell’azienda.

Considerando che nel corso degli ultimi due anni molti hanno criticato Tim Cook per l’iPhone 4S prima, e l’iPhone 5 dopo,  sapere che anche su questi due dispositivi l’ultima parola è stata di Steve Jobs e che per le due prossime generazioni di iPhone il co-fondatore di Apple ha contribuito a scegliere quanto meno il design, “riabilita” in un certo senso proprio l’attuale CEO dell’azienda. A conti fatti, Tim Cook non ha ancora realizzato il suo primo vero iPhone: se ne parlerà nel 2015, con buona pace dei detrattori e di molti analisti che sempre più spesso hanno dichiarato che Apple ha perso, insieme a Steve Jobs, anche la capacità di realizzare iPhone di successo.

 

 

 

HotAcquista iPhone 15 su Amazon!
News