Harvard Business Review: Steve Jobs un orribile manager

Dopo i tanti complimenti, auguri di pronta guarigione ed invidie per la posizione che ricopre, arriva una critica abbastanza seria per l’amministratore delegato di Apple.

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A farlo è nientemeno che la rivista ufficiale dell’università di Harvard, una delle più rinomate del mondo. E le parole per Steve sono parecchio dure. Di seguito vi riportiamo i passi più importanti:

Jobs, dall’alto delle sue virtù, si aggrappa alla teoria della leadership del grand’uomo – un modello CEO-centrico di esecuzione del potere, obsoleto, insostenibile e, per alcuni di noi, semplicemente mortale, inefficace in un mondo in continuo cambiamento.

Inoltre viene fatto riferimento ad una copertina della rivista Wired, che raffigurava il CEO di Cupertino mentre parcheggiava la sua auto nel posto riservato ai diversamente abili, occupando quasi due parcheggi. Episodio così strano, che i più ironici attaccarono sulla macchina il cartello “Park Different”.

La romanzata attitudine al parcheggio di Jobs”, scrive Leander Kahney, “riflette la sua propensione al mondo del business: per lui le regole normali non si applicano. Questo porta la sua azienda ad essere avvolta dal segreto, trattando i suoi dipendenti con esplosioni tiranniche e rifiutando le soluzioni di base che potrebbero rendere i suoi bellissimi prodotti più customer-friendly“.

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Insomma, viene considerato un difetto ciò che da anni ha contraddistinto Mr. Jobs in modo positivo, vale a dire la sua originalità e le sue eccentricità, che ha riversato sul suo lavoro, dando vita ai prodotti della Mela più amati dal pubblico. E’ vero, magari ha esagerato in più di un’occasione ma che dire, a noi Steve piace così.

Voi cosa ne pensate?

[Fonte]

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