Samsung accusata di sfruttare il lavoro minorile in una fabbrica in Cina

Samsung è stata accusata dalla China Labor Watch di sfruttare ragazzini minorenni nello stabilimento della HEG, stretto partner dell’azienda. Oltre al lavoro minorile, si parla anche straordinari eccessivi.

La fabbrica interessata sarebbe quella della HEG, stretto partner di Samsung per la produzione di diversi dispositivi. La società sudcoreana ha subito risposto affermando di aver già intrapreso in passato un’iniziativa volta a ispezionare in loco le condizioni di lavoro presso la HAG e di non aver fino ad ora trovato alcuna irregolarità. Vista la nuova relazione, però, Samsung si è impegnata ad effettuare una nuova ispezione e ad adottare tutte le misure necessarie volte a far terminare eventuali abusi e sfruttamenti di minorenni presso lo stabilimento HEG.

Secondo la China Labor Watch, la fabbrica HEG è responsabile della produzione di tutti gli smartphone Samsung, dei lettori MP3 e dei componenti audio dell’azienda.

Secondo questa indagine, sugli oltre 2.000 lavoratori della HEG, soprattutto in estate molti sono studenti e tanti hanno un’età compresa tra i 14 e i 17 anni. Inoltre, malgrado la legge imponga un limite di 8 ore al giorno salvo straordinari poche volte al mese, nello stabilimento della HEG molti minorenni lavorano anche fino ad 11 ore al giorno e per 6 giorni a settimana (e non 5 come da legge).

Insomma, dopo la Apple coinvolta dai casi di suicidio alla Foxconn, ora anche il colosso Samsung ha una serio problema da risolvere quanto prima.

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