7 notizie per 7 giorni: nuovo appuntamento con la rubrica hi-tech di iPhoneItalia – Appuntamento 15/07

Chi possiede un iPhone è, nella maggior parte dei casi, anche un appassionato di tecnologia, come lo siamo noi di iPhoneItalia. Proprio per questo abbiamo deciso di creare una nuova rubrica, denominata “7 notizie per 7 giorni”, nella quale verranno riassunte le 7 notizie di tecnologia più interessanti e curiose della settimana, ma non riguardanti propriamente il mondo iPhone. Un modo per discutere insieme di tecnologia e non far mancare nulla ai nostri lettori! Eccoci arrivati ad un nuovo appuntamento.

Si può usare l’accento nei domini ‘.it’

L’accento nei domini ‘.it’ non è più un tabù: dall’11 luglio, infatti, sarà possibile registrare domini con parole contenenti vocali accentate. Via libera a “caffè.it” o “babà.it”, e a tutti i domini che necessitano di accenti per poter essere meglio individuati dagli utenti. La registrazione è già consentita presso Registro.it, l’anagrafe italiana della rete gestita dal Cnr. Subito dopo l’attivazione, un responsabile di Registro.it fa sapere che “Nei primi cinque minuti sono state gestite 19mila richieste, che hanno portato alla registrazione di 1.737 nomi, assegnati secondo il principio del “first come first served”. La crescita è esponenziale fin da subito: dopo 30 minuti i domini registrati erano 2.620 e dopo un’ora 3.000 (le richieste totali pervenute 92.362)” e ancora “Il primo nome Idn a targa .it è perché.it, registrato dopo appena 3 secondi (dopo altri 5 secondi esisteva già anche l’avverbio con l’accento errato “perchè”), il secondo più.it, seguito da casinò.it. Tra i primi cento nomi le parole più comuni come papà, caffè e società, ma anche parole con accenti “forzati” come agentì, pizzà e ìtalià. Non mancano i nomi delle città, o nazioni, scritti nella lingua d’origine: österreich.it e köln.it”

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Compromessi oltre 450 mila account Yahoo!

In questa settimana Yahoo! è stato vittima di un attacco di sicurezza che ha compromesso ben 453 account, con tutti i dati relativi alle credenziali degli utenti, alla loro password e ai documenti salvati online. L’attacco è stato perpetrato da un gruppo di hacker per far conoscere le vulnerabilità di Yahoo!, affermando che ve ne sono altre ancora più pericolose per gli utenti. Proprio per questo motivo negli USA alcuni clienti di Yahoo! si sono già uniti per proporre una class action contro il gigante viola.

In particolare, l’attacco ha sfruttato una vulnerabilità di Yahoo! Voice, il servizio VoIP rivale di Skype. Le responsabilità sono tutte a carico di Yahoo!,  rea di non avere attuato sufficienti misure di protezione della propria base di dati. Le informazioni erano infatti conservate in «chiaro», il che ha persino permesso che fossero prelevate in blocco dai malfattori.

Gli hacker hanno quindi scritto una lettera: «Ci auguriamo che i responsabili della gestione della sicurezza di questo sottodominio considereranno questo attacco come un campanello d’allarme e non come una minacciaCi sono stati molti buchi nella sicurezza dei server web appartenenti a Yahoo! che possono essere causa di maggiori danni rispetto a quanto dai noi denunciato. Invitiamo l’azienda a non prendere alla leggera la vicenda. I parametri vulnerabili non sono stati resi pubblici al fine di evitare ulteriori danni agli utenti».

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A New York Wi-Fi libero grazie ai telefoni a gettone

La ciettà di New York ha trovato un modo per rendere di nuovo utili le ormai superate cabine telefoniche, trasformandone ben 12 mila in hotspot WiFi gratuiti per tutti i cittadini. Il programma è partito con 10 ripetitori WiFi in altrettante cabine e, se avrà successo, l’iniziativa sarà allargata a tutte le altre postazioni.  ripetitori WiFi costeranno 2mila dollari e sono offerti gratuitamente a NY da Van Wagner Communications, proprietario della maggior parte dei telefoni a pagamento della città. Agli utenti interessati a collegarsi basterà accettare la licenza d’uso, visitare il sito del turismo e da li partire con la propria navigazione che per il momento non prevede inserzioni pubblicitarie.

LetsBonus lancia la tab Eventi: tra le proposte anche il concerto Italia Loves Emilia

Dopo mesi di continui successi nel mondo dello spettacolo e della cultura, dallo show di Priscilla al tour di Zucchero, dalla visita ai Musei Vaticani alle registrazioni di Zelig, solo per citare alcune delle proposte targate LetsBonus lancia un nuovo canale monotematico legato appunto a questo mondo.

Il tab Eventi, attivo per il momento solo sulle città di Roma e Milano e sui suoi bacini naturali di spettatori affamati di cultura e spettacoli, racchiude infatti tutte le proposte in ambito show, dal teatro alle visite guidate, dai concerti agli eventi sportivi, dai grandi musical alle kermesse di comici, tutte selezionate da un team molto ben conosciuto nel settore, capaci di proporre un ampio ventaglio di promozioni agli utenti LetsBonus. I quali potranno continuare a contribuire ad aiutare questa sfortunata popolazione partecipando al grande concerto Italia Loves Emilia, previsto per il 22 settembre al Campovolo di Reggio Emilia, un grande momento di musica che va a braccetto con la solidarietà.

L’offerta, proposta a prezzo pieno, si troverà sul nuovo canale eventi, sul quale punteranno tutte le proposte di spettacolo presenti nelle newsletter giornaliere degli utenti Lb di Roma, Milano, e delle città dei loro bacini di riferimento, come ad esempio oggi l’abbonamento annuale al Teatro Vittoria o il concerto di Gilberto Gil a Roma, il tour di Anastacia, Iggy Pop in provincia di Verona o lo spettacolo di Marco Travaglio ”Anestesia Totale” a Milano.

Per il secondo anno consecutivo, MailUp delinea lo scenario attuale dell’Email Marketing

MailUp ha presentato i risultati della seconda edizione dell’Osservatorio Email Marketing Statistics, delineando principali tendenze e cambiamenti che caratterizzano lo scenario attuale dell’email marketing. Lo studio è stato condotto basandosi sull’analisi di un campione di quasi 8 miliardi di messaggi e sui dati provenienti da tutti gli invii dei clienti MailUp, per i quali è stato possibile identificarne settore e tipologia. Al fine di offrire una panoramica completa delle strategie di email marketing che mettesse in luce non solo un’analisi complessiva delle macro-tendenze, ma anche le eventuali differenze tra i diversi settori, i dati di invio sono stati analizzati in forma aggregata per settore, tipologia di messaggio e mercato di riferimento.

Dal punto di vista macro, il primo dato che emerge dall’Osservatorio è la presenza di uno scenario complessivamente non ancora maturo: se da una parte è infatti aumentata la consapevolezza e l’attenzione verso un utilizzo professionale, profilato e programmato dell’email marketing, dall’altra è cresciuto il numero di operatori inesperti che mantengono un approccio poco professionale e ancora largamente sperimentale, soprattutto in ambito social. Un secondo elemento importante dal punto di vista di un’analisi complessiva, è la presenza di un discreto tasso di errore, che si riduce in modo significativo già dopo i primi invii – fattore che evidenzia come le aziende spesso sottovalutino l’importanza di una corretta igiene delle proprie liste. Alla luce del ruolo sempre più centrale dei canali social e del loro crescente impatto sulle modalità d’interazione e comunicazione degli utenti, questa seconda edizione dell’Osservatorio MailUp ha focalizzato la propria attenzione non solo sull’utilizzo dell’email marketing, ma anche come e in che percentuale le informazioni vengano “socialmente condivise”.

Nonostante alcuni settori presentino dinamiche social più mature, in generale lo scenario B2B appare caratterizzato da una scarsa attenzione all’ambito social e da una bassa percentuale di integrazione di quest’ultimo con l’email marketing da parte degli stessi creatori del messaggio, che spesso non inseriscono link di condivisione all’interno delle proprie campagne. Questo dato evidenzia come probabilmente la maggior parte delle aziende inizi solo ora a considerare i social media come uno strumento di business e si avvicini a questo ambito in modo ancora poco strutturato. Le realtà che, invece, hanno attuato campagne integrate, hanno riscontrato un’interazione positiva dei consumatori: analizzando, ad esempio, i tassi di apertura di newsletter con o senza link di condivisione social nel settore Commercio/Retail, emerge come il link di condivisione offra una grande potenzialità, generando un +18% di tasso di apertura.

Tra i social network che hanno registrato le percentuali di condivisioni dei messaggi, Facebook si aggiudica il primo posto assoluto raggiungendo l’88% delle condivisioni totali. Seguono Twitter con il 5% e LinkedIn con il 2%. Tra DEM e newsletter, sono le email di natura pubblicitaria a registrare più di tre quarti del totale delle condivisioni, con una percentuale nettamente superiore.

Esaminando la suddivisione tra i diversi ambiti, B2C e B2B+B2C conquistano ciascuno circa la metà delle condivisioni totali, lasciando al B2B la piccola percentuale dell’1%. Spostando invece l’asse d’analisi sui tassi di apertura (Open Rate) e di clic (Clic through rate) delle diverse tipologie di messaggio di email marketing – newsletter, DEM e transazionali – anche quest’anno le email transazionali, ovvero quelle di servizio personalizzato, hanno registrato le migliori performance con un tasso di apertura del 63% e di click del 10%.

Tra DEM e newsletter, è quest’ultima a ottenere le più alte percentuali di apertura e clic, risultato probabilmente riconducibile alla preferenza da parte degli utenti a ricevere messaggi con contenuti informativi rispetto a promozioni pubblicitarie. Le DEM sono risultate più efficaci se inviate a segmenti ben profilati.

Andando ad esaminare i tassi di apertura e clic per i diversi settori merceologici, emergono alcune best practice da parte di aziende come quelle dell’Industria, che ha registrato per le newsletter in ambito B2C un CTR del 17%, dato notevolmente superiore alla media generale. Dal punto di vista geografico, le nazioni più reattive sono Argentina e Brasile con percentuali rispettivamente del 58% e del 56%, mentre importanti nazioni europee come Inghilterra, Francia, Italia e Germania si posizionano oltre la metà, registrando CTOR tra il 35% e il 27%, seguite dagli Stati Uniti con il 24%.

Arriva il nuovo tablet KTAB di Kraun

Kraun ha presentato il nuovo Kraun Tablet Ktab 9704DD con configurazione avanzata, schermo multitouch da 9,7” e sistema operativo Android.

Kraun Tablet Ktab 9704DD è compatto e leggero e caratterizzato dalla scocca posteriore in alluminio. Oltre al già citato display multitouch capacitivo da 9.7 pollici IPS con risoluzione di 1024×768, il tablet Kraun Ktab è dotato di un processore Cortex A8 con 3D accelerator da 1,2 GHz, di 1GB di RAM e di una memoria interna da ben 4GB, espandibile fino a 32GB via micro-SD. Il sistema operativo è Android 4.0 Ice Cream Sandwich.

La dotazione del Kraun Tablet Ktab 9704DD prevede anche 2 porte Micro USB, di cui una Host che consente di connettere al dispositivo hard disk e memorie esterne, fotocamere, dispositivi di input quali tastiere, mouse, e anche le principali chiavette 3G USB per la connessione a internet, così da consentire la navigazione ovunque ci si trovi. La connettività è assicurata anche dalla presenza di moduli Wi-Fi e Bluetooth. Il nuovo tablet Kraun hadue fotocamere in dotazione, una frontale da 0,3 megapixel ideale per sessioni di videoconferenza e una posteriore da 2 megapixel con autofocus, entrambe in grado di scattare foto e di riprendere video. Grazie alla porta mini HDMI è poi possibile visualizzare i video in Full HD 1080p semplicemente collegando il tablet a TV o monitor esterni.

Il nuovo Kraun Tablet Ktab 9704DD è disponibile nei punti vendita Computer Discount, Amico, Essedi Shop e presso i migliori rivenditori al prezzo di 199,90 € iva inclusa.

Caso “Italianshare”: Tex Willer in prigione

E’ stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Agropoli l’uomo che sul web era conosciuto come “Tex Willer” e che per anni ha gestito la rete di siti Italianshare, dove era possibile scaricare illecitamente film (anche quelli appena usciti al cinema), giochi, serie TV, applicazioni, riviste e musica. Tutti i siti collegati ad Italianshare erano già stati chiusi nel 2011, ma il suo fondatore e responsabile era ancora a piede libero. Fino a pochi giorni fa, quando, appunto, è stato tratto in arresto. L’accusa è quella di aver guadagnato quasi 1 milione di euro grazie alla sua attività illecita, sfruttando materiale protetto dal diritto d’autore. Oltre all’accusa di violazione di copyright, Tex Willer dovrà rispondere alle autorità anche per aver venduto le credenziali di oltre 300.000 iscritti ai suoi siti e per essere entrato in possesso delle credenziali sulle carte di credito, per poi farne un uso illecito.

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