Nuove notizie in ambito legale nella disputa tra Apple e Motorola. In una recente udienza sembra infatti che il giudice Posner abbia definito “catastrofica” l’eventuale approvazione di un’ingiunzione sui telefoni di Motorola.
Il giudice Richard Posner, secondo quanto riportato da Reuters, non ha emesso alcun verdetto nell’udienza tenuta nella giornata di mercoledì ma ha colto comunque l’occasione per affermare che un’eventuale ingiunzione sui telefono di Motorola potrebbe sortire “effetti catastrofici“, e proprio per sembrerebbe non essere affatto convinto della posizione di Apple. Rispondendo alle preoccupazioni del giudice il legale Matthew Powers ha affermato il fatto che Apple non stia cercando di ottenere un ban sui dispositivi incriminati di Motorola ma di come sarebbe soddisfatta qualora Motorola sia costretta a sostituire le tecnologie brevettate da Apple presenti nei suoi telefoni entro tre mesi.
Nell’eventualità che Apple esca vincitrice da questa disputa Motorola si troverebbe costretta ad usare una tecnologia propria ampliando ulteriormente il divario tra i terminali Android e l’iPhone: “Significa che non stiamo competendo con loro quando usano la nostra tecnologia contro di noi” ha affermato infatti Powers.
La posizione del giudice Posner in questo caso è piuttosto chiara ed infatti avrebbe affermato che sarebbe preferibile che Motorola paghi delle royalties ad Apple piuttosto che usare tecnologie possibilmente inferiori che possano danneggiare il consumatore, dichiarando inoltre che un’ingiunzione non fermerebbe Apple dal ripresentare le proprie accuse dopo tre mesi:
Tutto ciò di cui abbiamo bisogno sono nuove azioni legali e denunce, perché non abbiamo abbastanza dispute a livello mondiale tra Apple ed Android.
All’interno di questa disputa Motorola possiede ancora un unico brevetto relativo alla connettività 3G/UMTS, nonostante abbia promesso di offrirlo in licenza sotto i termini FRAND, sollevando non pochi dubbi sulla questione, soprattutto da parte del giudice Posner: “Non vedo come si possa avere un’ingiunzione contro l’uso di un brevetto essenziale-standard” avrebbe dichiarato a Motorola.
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