Perché Apple non comunica le specifiche di iPhone

Quasi ogni prodotto Apple viene presentato senza specificare espressamente i componenti, ma qual è il senso di questa omissione?

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Apple preferisce focalizzare l’attenzione dei propri clienti sulle funzionalità esclusive dei propri prodotti, piuttosto che sulle caratteristiche intrinseche. Da un punto di vista del profitto, la possibilità di far girare oltre 50000 applicazioni su iPhone, è molto più importante della potenza dei componenti hardware. Come sappiamo, non esiste nessun altro dispositivo mobile che possa vantare un numero di applicazioni così copioso.

Ad Apple poi va riconosciuta la capacità di integrare i propri dispositivi con le piattaforme: da iPhone 2G ad iPhone 3G S sono state introdotte una serie di migliorie e caratteristiche hardware (GPS, UMTS) ma ciò non ha inibito, ai dispositivi più vetusti, l’ accesso ad App Store.

Il punto debole delle altre case costruttrici, probabilmente, è quello di produrre diversi modelli di telefoni con diverse specifiche tecniche, che poi vengono tenuti su piattaforme eterogenee.

I limiti del sandboxing ( il blocco del software non approvato da Apple) e delle ferree regole della SDK, spesso molto criticate da utenti e sviluppatori, hanno però contribuito ampiamente a creare il successo di iPhone. Per Apple, gli utenti non devono essere consapevoli di quanta RAM o a quale frequenza di clock gira la CPU, ma solo del fatto che le applicazioni funzionino perfettamente con il proprio dispositivo.

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