Nella giornata di ieri ha fatto molto discutere il fatto che Apple abbia rimosso da App Store l’applicazione Airfoil Speakers Touch di Rogue Amoeba senza fornire una motivazione concreta. Alcuni hanno ipotizzato che l’azienda lo abbia fatto perché starebbe sviluppando una feature simile in iOS, ma pare che la motivazione possa essere un’altra.
Come già accennato alcuni hanno ipotizzato la volontà di Apple di sviluppare una funzionalità simile a quella di Airfoil Speakers Touch decidendo così di rimuoverla da App Store, ma il caso sarebbe un altro: sarebbero infatti stati gli sviluppatori di Rogue Amoeba a violare le linee guida per i developer utilizzando un’API non pubblica. Il fatto che Apple abbia rimosso Airfold Speakers Touch coincide con quanto affermato da John Gruber in merito, ed infatti sembra sia stata proprio una nuova funzionalità introdotta con l’ultimo aggiornamento, la versione 3, a violare il regolamento della compagnia imposto agli sviluppatori: questa nuova funzionalità permetteva la riproduzione di file audio da qualsiasi fonte attraverso il protocollo streaming wireless AirPlay di Apple.
Apple permette solamente a prodotti con licenza di eseguire tale funzionalità, mentre invece gli sviluppatori di Rogue Amoeba avrebbero realizzato un API privata così da poter offrire la stessa funzione presente, ad esempio, sulla Apple TV: questa infatti può riprodurre in streaming contenuti multimediali da Mac, iPhone o iPod. Apple naturalmente non ha gradito ed ha risposto alla violazione rimuovendo l’applicazione. Non è chiaro quale sarà la reazione del team di Rogue Amoeba, ma è possibile che decidano di rimuovere o modificare la nuova funzione così da rispettare nuovamente le linee guida.
Altri invece pensano che Apple introdurrà con iOS 6 la possibilità di effettuare lo streaming di contenuti multimediali da Mac o dispositivi iOS a qualsiasi altro Mac o dispositivo iOS. Per un’eventuale conferma dovremo purtroppo ancora attendere la presentazione ufficiale di iOS 6 che, presumibilmente, avverrà durante la WWDC 2012.
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