Facebook per iPhone non funziona come dovrebbe? Ecco perché!

Sono davvero tanti gli utenti che accedono a Facebook tramite le applicazioni ufficiali per iOS e Android. Molti di essi si dicono insoddisfatti dalle performance di questi applicativi e lamentano un’eccessiva lentezza nell’aggiornamento dei dati, perdita di alcune notifiche e comparsa di strani messaggi d’errore. GigaOm ha pubblicato un interessante articolo in cui vengono spiegate le ragioni alla base di questi errori.

L’autore di GigaOm inizia il suo articolo con una riflessione interessante:

Ho sempre sospettato che questi problemi [quelli di Facebook per iOS e Android] avessero a che fare con l’utilizzo di determinate tecnologie Web di Facebook, dal momento che gran parte della piattaforma mobile è stata costruita con gli standard web e tecnologie come l’HTML5; il tutto circondato da un’interfaccia grafica ottimizzata per Android e iOS. Ma io non sono uno sviluppatore, quindi non potevo esserne sicuro.

La tesi di Kevin C. Tofel è stata però confermata da Dirk de Kok di Mobtest, tester di applicazioni che ha confermato che il problema principale nell’applicazione di Facebook per iOS – e probabilmente anche nella versione per Android – ha una duplice natura. Un primo problema riguarda l’utilizzo dell’HTML con le UIWebViews senza il supporto per Nitro, il motore JavaScript di Apple. Il secondo problema, invece, si verifica quando l’applicazione effettua chiamate dati per informazioni simili ma “out-of-sync”.

Ecco come viene spiegata la causa dell’eccessiva lentezza e dei crash di Facebook per iPhone:

La cache dei contenuti permanenti non può essere controllata dallo sviluppatore. L’applicazione Facebook scarica l’intera Timeline HTML ad ogni refresh; sta alla UIWebView determinare quando vada ripetuto il download delle immagini e degli altri contenuti. Inoltre, per comunicare dalla UIWebView all’applicazione è necessario un ponte JavaScript. Questo è un sistema complesso, lento e in realtà anche poco sicuro.

Per le notifiche, i messaggi e le richieste di amicizia, l’applicazione effettua delle chiamate di riposo regolari restituendo i dati XML. Il primo controllo viene effettuato semplicemente per far conoscere all’applicazione il numero di notifiche non lette, segue quindi la fase di recupero del contenuto che avviene tramite una chiamata separata. Posso dire che le chiamate di servizio di Facebook restituiscono delle informazioni incoerenti. Quando si controlla troppo rapidamente la presenza di nuove notifiche, non si ottengono le informazioni richieste.

Per chi volesse approfondire l’analisi di Dirk de Kok, consigliamo di dare un’occhiata all’articolo originale pubblicato sulle pagine di Mobtest.

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