Secondo una recente ricerca svolta dal gruppo NPD l’iPhone 4S avrebbe il merito di aver motivato l’introduzione della connettività ‘4G’ sul 35% degli smartphone.
I dati fanno dunque riferimento all’iPhone 4S come fattore principale per l’introduzione della connettività 4G, o pseudo-4G secondo la definizione di questo standard, sugli smartphone più recenti: mentre per la fine del 2010 solamente il 6% dei dispositivi presentava il supporto per gli standard HSPA+, LTE o WiMAX, durante il lancio dell’iPhone 4S il numero di telefoni con questa caratteristica è salito al 35%. Ad introdurre per prima la connessione LTE è stata la HTC con il suo Thunderbolt venduto attraverso l’operatore Verizon, seguito dall’HTC Evo 3D e 4G con WiMAX attraverso Sprint, connettività poi abbandonata sempre in vista dell’LTE.
Gli operatori statunitensi, quindi AT&T, Sprint, Verizon e T-Mobile, con il passare del tempo hanno cercato di ampliare il significato di 4G così da rientrarvi con i propri network HSPA+ tecnicamente basati sul 3G, mentre la connettività LTE è quella che più si avvicina alla definizione di ‘4G’. Successivamente, come vi abbiamo riportato in un articolo, anche Apple ha ceduto implementando l’identificazione della rete HSPA+ come una tecnologia 4G nell’iPhone 4S dopo il rilascio di iOS 5.1, segnando in questo caso un cedimento da parte dell’azienda californiana all’operatore AT&T mostrando l’icona ‘4G’ al posto del vecchio ‘3G’ nonostante non sia presente alcun miglioramento della velocità di connessione.
Sempre secondo i dati comunque la presenza del supporto alla rete LTE non è di importanza tale da influenzare gli utenti nell’acquistare un dispositivo piuttosto che un altro: tra coloro che hanno acquistato un terminale LTE, infatti, solamente il 26% si trovata alla ricerca del 4G, mentre Verizon stessa ha dichiarato di aver venduto più iPhone che telefoni compatibili con lo standard LTE.