L’ideatore di WhatsApp intervistato da Repubblica.it: “Vi spiego perchè togliemmo l’app dallo Store”

Repubblica.it ha intervistato Brian Acton, vero e proprio creatore di una delle app più apprezzate e scaricate non solo su iOS, ma anche su altre piattaforme: Whatsapp. Per quei pochi che ancora non la conoscessero, questa applicazione consente di inviare messaggi di testo e multimediali verso altri utenti che utilizzano la stessa app in modo del tutto gratuito, semplicemente sfruttando una connessione internet.

Un paio di settimane fa, Whatsapp era stata tolta dallo store per una serie di problemi che ora vengono in parte spiegati dallo stesso Acton:

Non siamo stati rimossi dall’App Store per via di un problema di sicurezza, il problema è stato di altro genere. Non posso ovviamente parlarne perché legato da un accordo di riservatezza che ci lega a Apple e si riferisce al non rispetto delle loro politiche nello sviluppo di applicazioni per iPhone. Ci hanno avvisato qualche ora prima del blackout. Noi avevamo già depositato la nuova versione dell’applicazione per cui aspettavamo un risposta. Ma lavorare con Apple, malgrado qualche intoppo, è sempre un’esperienza positiva e siamo contenti di fornire la nostra app agli utenti iPhone.

Poi una domanda sull’ultima versione di Whatsapp, che sembra avere dei piccoli problemi di sicurezza: “Si tratta da un lato di vulnerabilità opinabili, alcuni possono considerarle tali e pertanto da correggere, ma noi non crediamo siano pericolose. Mi riferisco alla possibilità di aggirare la registrazione al nostro servizio o alla mancanza di utilizzo di protocolli criptati. Ma ci stiamo lavorando”.

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