Italia: Apple sostituisce involontariamente un iPhone rubato, dando al ladro un dispositivo tutto nuovo!

Ieri vi abbiamo parlato di un caso di “riciclaggio” involontario di iPhone rubato da parte di Apple, che in Canada ha incautamente sostituito un iPhone rubato e considerato “difettoso” dando al ladro un dispositivo tutto nuovo. Un caso molto simile è accaduto in Italia e ci è stato raccontato dal protagonista, vittima, della questione.

Ecco il racconto integrale:

I fatti: il 9 settembre 2011 il mio iPhone 4 viene rubato a mia moglie a Roma (in quel periodo lo stava usando lei). La mattina stessa fa la denuncia ai Carabinieri della stazione vicina e contatta la Vodafone per sapere come eseguire il blocco tramite IMEI. Qui ci sarebbe un capitolo a parte perchè tale blocco non è stato fatto subito, dato che ogni operatore che veniva contattato diceva cose diverse: chi mandare un fax, chi una raccomandata con ricevuta di ritorno, chi utilizzare il sito. Fatto sta che sono passati alcuni giorni senza che tale cellulare sia stato bloccato. Il blocco con Find my iPhone non è servito perchè evidentemente era stata disabilitata la rintracciabilità.

Fatto sta che avevo perso il mio iPhone (pagato caro) e mi ero ormai messo l’anima in pace (i Carabinieri Hanno ben altro da fare che indagare per un cellulare rubato). Comunque avevo eseguito tutti i passi necessari a cautelarmi dal furto.

Accade questo: come ben sapete c’è la possibilità di sostituire l’iPdd nano per il surriscaldamento della batteria, io ne ho uno e decido di aderire al piano di sostituzione, quindi entro nella pagina dell’Apple Store specifica ed inserisco tutti i dati necessari. Poi per curiosità verifico lo Stato di Riparazione e con mia sorpresa trovo due voci: una è relativa all’iPod nano appena inserito per la sostituzione, e l’altra voce è relativa al mio iPhone rubato (vi era scritto il numero di serie e io avevo ancora la scatola con lo stesso numero di serie e IMEI): data 30 novembre 2011, Riparazione Completata, ID riparazione numero, ID caso numero…

Quindi per l’Apple Store in questione io avevo eseguito una riparazione di un iPhone 4 a quel punto denunciato come rubato. Chiamo il servizio assistenza dell’Apple Store e, dopo avergli spiegato il tutto e dopo alcuni minuti di loro consultazione, mi dicono che “probabilmente” vista l’entità del danno il cellulare era stato sostituito, ma cosa più grave il tizio si era presentato a mio nome dando però una email (la sua personale) diversa, la quale per motivi di privacy non mi potevano dare, potendola fornire alle autorità competenti.

Da tutto questo il pensiero che il tizio aveva un iPhone nuovo non mi toccava molto, quello che mi preoccupa è che aveva avuto modo di accedere alle mie informazioni personali e ad utilizzarle per scopi propri. Dove aveva preso il mio nome e cognome. Facebook? Email?
Comunque il 22/12/2011 mi reco alla stessa stazione dei Carabinieri e faccio una prima integrazione di denuncia dove espongo quello che mi è stato riferito dall’operatore dell’Apple Store di Roma Est, e lascio i dati del iPhone rubato (numero di serie e ID di riparazione) visto che, in qualche modo, era rispuntato fuori. Mi tutelavo maggiormente dal furto e le autorità avevano nuovi dati per le eventuali indagini.

E’ finita qui? No!!!

Ormai la curiosità regna in me sovrana. Mi chiedo: se per caso il mio iPhone rubato è stato sostituito con uno nuovo non è che anche questo è stato registrato a mio nome? Vado sul sito entro con il mio account e trovo la voce Express Lane, My Products e tra i vari articoli registrati a mio nome c’è un iPhone 4 con numero di serie a me sconosciuto. Tana.

Ora subire un furto ci può stare (non dovrebbe starci, ma ci può stare) ma essere protagonista (perchè registrate sul mio account) di una serie di azioni fatte da un probabile ladro e minimamente verificate dall’Apple Store comincia a essere troppo. Comunque vedo il lato positivo: HO RITROVATO IL MIO iPone 4. E’ rotto ma è custodito dall’Apple Store in questione. Ho ritrovato un mio oggetto rubato.

Mi reco all’Apple Store e chiedo di parlare con il responsabile. Gli racconto le ultime novità e lui verifica dandomi la conferma che il numero di serie che compariva sull’Express Lane corrispondeva all’iPhone dato in sostituzione al mio rubato.

A questo punto è tutto un po’ paradossale visto che molto probabilmente su tale questione non sanno assolutamente come comportarsi.
Gli chiedo se posso riavere il mio iPhone visto che ce l’hanno loro (anzi, visto che è rotto, se me lo sostituiscono con uno nuovo, come hanno fatto con un probabile ladro!). Gli chiedo che tipo di verifiche facciano visto che basta nome e cognome per ottenere un cellulare nuovo in sostituzione di uno rubato. Mi dice che non possono chiedere i documenti perchè il cellulare è un bene mobile (mi dicono che non è vero), ma non potrebbero semplicemente verificare la corrispondenza tra nome e cognome e email del account. Per usare un iPhone non bisogna necessariamente creare un account per utilizzare iTunes? Anche se io ti regalo un mio iPhone non devi registrarti su iTunes per poterlo utilizzare?

Dopo varie arrampicate sugli specchi non mi ridanno il mio cellulare (“non esiste più è stato rimandato alla casa madre”), non me ne danno uno nuovo come fatto efficacemente con il potenziale ladro (che per loro ero io), ma il bello deve venire. Mi danno (e comunque per questo li ho ringraziati) la copia della ricevuta dell’intervento fatto sul mio iPhone rubato. Su tale documento ci sono tutti i dati del nuovo iPhone (IMEI e numero di serie), tutti i miei dati personali (nome e cognome, indirizzo di casa, cellulare personale) che ora sono in mano del tizio possibile ladro e che sicuramente non sta tanto bene se fa queste cose, e infine la famosa email personale del tizio spacciatosi per me.

Non solo: noterete dal documento che il difetto del cellulare era che si spegneva dopo poche ore e che il problema non è stato replicato!
Ora mi chiedo: arriva uno che ti dice di chiamarsi Gianluca Capretti poi ti da come email [email protected] (email inventata) non ti viene il piccolo sospetto che c’è qualcosa che non va. Non verifichi se il soggetto ha un account e se su quell’account c’è la stessa email?

Ho verificato tale email su internet ed è uscita fuori una pagina Facebook con nome e cognome, foto, impiego e cellulare del soggetto. Ho fotocopiato tutto e portato alla medesima stazione dei Carabinieri per una seconda integrazione di denuncia. Ora le Autorità hanno praticamente tutto per terminare le indagini nelle quali si sono riscontrati diversi reati.

Ora a parte trovare il responsabile del furto, a parte tornare in possesso di un oggetto più che costoso, quello che mi ha lasciato esterrefatto è la totale mancanza da parte di quell’Apple Store  di una procedura di verifica che possa tutelare i legittimi possessori di oggetti così preziosi.

Allo stato attuale io posso rubarti il tuo iPhone andare in un Apple Store dire che sono Tal Deitali e che l’iPhone mi si scarica dopo poche ore e dare come email la mia personale, per avere un iPhone nuovo fiammante che poi registrerò a mio nome. Tanto quante possibilità ci sono che una persona vada a replicare tutta la catena di eventi che mi hanno fatto scoprire che il mio iPhone rubato aveva subito una riparazione?

Dalla lettera del nostro utente Gianluca si comprende che l’Apple Store ha sicuramente avuto un comportamento molto leggero nel accettare la riparazione di un iPhone senza essere prima certi dell’identità dello stesso. Il caso italiano è del tutto simile a quello avvenuto in Canada e speriamo che questa nuova testimonianza possa servire all’assistenza Apple per evitare che episodi del genere si ripetano in futuro.

 

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