Google: stop a Gmail App sui BlackBerry

Il gigante di Mountain View ha fatto sapere che non supporterà più l’applicazione per la posta elettronica di Google sugli smartphone della canadese RIM. L’applicativo non sarà più disponibile dal 22 novembre, escludendo da tale data tutte le nuove installazioni. L’app già installata continuerà a funzionare sui BlackBerry, anche se non verrà più sviluppata e supportata.

La motivazione ufficiale è la scelta di Google di investire sugli applicativi via Web, posta elettronica prima di tutti. La posta di Gmail sarà accessibile direttamente dal browser, oppure dal sistema di posta del BlackBerry stesso. Google fa intuire, di fatto, che l’app era un doppione inutile, comodamente sostituibile dall’applicativo di posta nativo del BB.

La notizia sarebbe del tutto logica e normale se non fosse che, proprio la settimana scorsa, Google aveva rilasciato un’App ufficiale per iPhone, rimossa immediatamente causa troppi errori nel software. Da una parte si procede per un verso, e dall’altra la direzione è quella opposta. Il dubbio sulle motivazioni diventa, quindi, più che lecito.

RIM questa settimana è tornata al valore di Borsa che aveva il 13 Agosto del 2004: 18 dollari per azione. Il calo del valore delle azioni canadesi di quest’anno ha raggiunto il preoccupante -70%. E le previsioni per i prossimi mesi sono sempre molto negative. RIM conserva ancora un folto pacchetto clienti, di quasi 70 milioni di utenze, che rappresentano un piatto molto ambito per qualsiasi concorrente. E se l’azienda di Waterloo versa in una fase comatosa, gli “altri” ne approfittano come avvoltoi di una guerra commerciale che non ammette errori.

La mossa di Google viene quindi interpetrata come un gesto simbolico del gigante delle ricerche sul Web, proprio per puntare tutto altrove, su piattaforme più importanti e redditizie.

Mentre RIM si sta concentrando sulla nuovissima piattaforma QNX, trasversale ad ogni suo nuovo apparecchio, Google accelera sul neo acquisto Motorola, portando a 12.5 i miliardi di dollari investiti nell’affare. Android e Motorola diventeranno un soggetto unico, con buona (si fa per dire) rassegnazione dei coreani e taiwanesi in primis. Dalla scelta di Google potrebbe guadagnarci Microsoft, piazzando il suo nuovo sistema operativo sui telefoni asiatici che rimarranno orfani di una piattaforma, ad oggi, quasi esclusiva a loro. Non sarò un caso se la stessa Samsung sta continuando, quasi in silenzio, a sviluppare Bada. In questo balletto allegro delle piattaforme che passano di qua e di là, potrebbe rimetterci Nokia, che non sarebbe più il partner privilegiato di Microsoft.

Ne vedremo delle belle, con tanta tanta scelta di prodotti per tutti i gusti e tasche.

 

 

Fonte: businessweek

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