Fanboy e brand, un legame emotivo

Che siate fanboy di Apple, che amiate Android o che non potiate fare a meno dei prodotti Microsoft, una cosa è certa: fareste di tutto per difendere la vostra piattaforma preferita, illudendovi che sia effettivamente quella superiore. Ma è realmente così?

Secondo uno studio condotto dall’Università dell’Illinois, quando un “fanboy” difende il suo brand preferito, in realtà non fa altro che difendere se stesso, perché interpreta le critiche al marchio come una minaccia alla propria immagine. Lo studio in questione esamina la relazione che unisce un brand al consumatore, concludendo che coloro che conoscono meglio un marchio e ne seguono le vicende sono emotivamente più coinvolti nel fallimento del brand stesso.

Per arrivare a questa conclusione, i ricercatori hanno preso un gruppo di 30 donne da una parte, e dall’altra un gruppo di 170 studenti dell’Università, allo scopo di valutare se l’autostima dei soggetti fosse legata al gradimento generale dei singoli brand. Le persone con un alto legame con un brand erano quelle la cui autostima ne risentiva maggiormente nel momento in cui il loro marchio veniva criticato o viveva una fase negativa. Invece, i soggetti non legati particolarmente ad un marchio non si sentivano coinvolti personalmente dalle critiche o dagli insuccessi degli stessi.

L’effetto è che coloro che hanno un alto attaccamento al brand tendono a ignorare le notizie negative che riguardano il loro marchio preferito o a commentare con frustrazione e offese l’articolo di critica.

“I fan consumatori sono molto resistenti al fallimento di un brand al punto da voler desiderare di riscrivere la storia” dichiara la prof.ssa e ricercatrice Tiffany Barnett White.“Non solo questo spiega perché così tanti clienti Toyota hanno ignorato le informazioni negative sulla casa automobilistica dopo l’enorme campagna di richiamo dei veicoli, ma spiega anche perché essi si affrettavano a difendere l’azienda”.

“Proprio perché il brand è visto come parte di se stessi in virtù dell’intimo legame che lo unisce al consumatore, un fallimento dello stesso è vissuto come un fallimento personale” è scritto nell’articolo. “Comunque, sforzandosi di mantenere una visione positiva di se stessi, gli individui con un alto attaccamento al brand reagiscono difendendosi dal fallimento valutandolo in termini positivi anche quando le sue performance sono scarse”.

E voi, come vivete le critiche al vostro brand preferito?

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