Call of Mini: Zombies – a tre mani? La recensione di iPhoneItalia

Call of Mini: Zombies non è esattamente uno di quei titoli che colpiscono subito. Ha troppe similitudini, più o meno dichiarate già nel titolo, con un po’ troppi giochi. C’è Call of Duty, ci sono i soliti, eternamente presenti, zombies, e basta dare uno sguardo allo schermo per capire che si tratta di un classico dual stick shooter, un genere che su App Store sembra riprodursi a macchia d’olio. Insomma, le premesse non erano delle migliori… Ma è sempre meglio non giudicare un libro dalla sua copertina.

Call of Mini: Zombies non presenta certo un’ambientazione originale. Non si spreca nemmeno a cercare di raccontare una storia. Il background è molto semplice: tutti nel nostro paese sono zombies, tranne noi. Amici, colleghi, parenti, sono tutti non morti e ci vogliono tutti, ovviamente, mangiare. Sta alla nostra abilità cercare di rimanere in vita il più a lungo possibile.

Già nel tutorial compare però una sconvolgente novità rispetto al dual-stick shooter “medio” presente in App Store. Qui serve una terza mano. Mi spiego meglio: nei dual-stick vengono usati due joystick, uno per controllare il movimento, e uno per controllare la direzione in cui si fa fuoco. Perchè due? Perchè purtroppo abbiamo solo due pollici opponibili. Sembra una banalità, ma i programmatori di Call of Mini: Zombies non l’hanno voluta prendere in considerazione e hanno inserito l’utilizzo di un terzo tocco, che serve a direzionare lo sguardo del personaggio.

Una sciocchezza? Non proprio, perchè cambia in maniera sostanziale il gameplay di tutto il titolo. Innanzitutto, Call of Mini: Zombies non adotta la classica visuale dall’alto solitamente adoperata nei dual-stick ma (come si poteva intuire facilmente dal titolo) utilizza una vista in prima persona. Da qui la necessità di controllare anche la direzione dello sguardo, che non è fissa. Confesso che questo sistema, inizialmente, non mi è per niente piaciuto: è vero, conferisce un minimo di originalità al gameplay, ma toglie anche quella sublime immediatezza e quella velocità che hanno fatto dei dual-stick shooter uno dei miei generi preferiti.

 

Occorre un po’ di pazienza e qualche “giorno” di gioco per adattarsi al sistema, e prendere confidenza con le altre dinamiche di Call of Mini: Zombies. Giorno? Si, il gioco è diviso in giorni, e presenta una labile progressione temporale. L’idea, potenzialmente, è molto buona ed è un vero peccato che il gioco non la sviluppi in nessun modo e non riesca a sfruttarla per dare al susseguirsi delle partite un po’ di sviluppo. Ogni giorno infatti è sostanzialmente uguale al precedente: compaiono varie tipologie di zombie, in due ambienti diversi, il cortile di una fabbrica e una specie di interno di un palazzo fatiscente. Queste due ambientazioni si alternano tra di loro, ma risultano quasi subito terribilmente noiose e ripetitive, anche perchè esplorarle interamente è una questione che non occupa più di qualche minuto di gioco.

I nemici, a loro volta, sono sempre più o meno gli stessi: oltre allo zombie “base”, ovviamente di colore verde marcio, c’è la versione “full optional” potenziata, color lilla. E Poi ci sono altri modelli, alternativi: zombie-infermiere, che ci lanciano addosso della poltiglia gialla, zombie-poliziotti armati di granate e poi zombie giganteschi e cattivissimi e zombie fatti a ragno velocissimi (e decisamente spaventosi). Non mancano nemmeno gli zombie kamikaze! Insomma, la varietà qui non manca, e il fatto che le combinazioni rendano sostanzialmente sempre diversa la strategia da adottare rende il gioco decisamente vario ed abbastanza impegnativo.

Inoltre Call of Mini: Zombies mette a disposizione del malaugurato sopravvissuto un gran numero di armi di tutti i tipi, da equipaggiare (fino a un massimo di tre) e da potenziare con i propri sudati guadagni. Bisogna dire che in questo gioco i soldi sono importanti, anzi, essenziali: è la ragione per cui, con la tipica manovra commerciale che tanto va di moda in questi ultimi tempi, è anche possibile acquistarli “a parte”, tramite qualche spesuccia in-app. Io lo dico sempre: questo tipo di manovre, in un gioco che già di suo è a pagamento, sono abbastanza bieche. E questo non tanto per la spesa in se, quanto perchè alterano completamente la longevità ed il bilanciamento del gioco. In Call of Mini: Zombies la spesa è davvero irrisoria, e con 79 centesimi si ottengono la bellezza di 500.000 monete, ma la sostanza non cambia…

Inoltre Call of Mini: Zombies è subdolo, perchè il meccanismo di progressione dei giorni rende praticamente impossibile il grinding: il gioco va sempre avanti, ci piaccia o meno, e un personaggio non abbastanza potente risulterà inevitabilmente difficile da far sopravvivere per un’altra giornata. In un certo senso è questo il bello del gioco: guadagnarsi poco a poco non solo potenziamenti delle proprie armi e armature, ma anche nuove armi e soprattutto nuovi personaggi giocabili. In questo senso i contenuti del gioco sono davvero interessanti: oltre al personaggio iniziale Call of Mini: Zombies mette a disposizione del giocatore altri 7 personaggi differenti, ciascuno con caratteristiche ed abilità personalizzate. Ovviamente, personaggi più potenti saranno anche più costosi da sbloccare, e lo stesso vale per le armi, ma in ogni caso rendono il gioco decisamente più vario e variano piacevolmente il gameplay dei livelli.

La giocabilità di Call of Mini: Zombies parte in sordina, ma una volta che si fa l’abitudine all’utilizzo di una “terza mano” virtuale, finisce per risucchiare il giocatore… E questo nonostante la qualità di questo gioco risulti decisamente oscillante. Call of Mini: Zombies affianca a dei pregi indiscutibili un sacco di problemi: di stabilità, in primo luogo, perchè il titolo sembra avere parecchie difficoltà, soprattutto sui dispositivi 3G. Inoltre se per certi versi i contenuti sono assolutamente interessanti, con un sacco di armi, di personaggi e di nemici, per certi altri le mappe sono davvero carenti: solo due, davvero troppo poche per tenere costante l’attenzione del giocatore. E la dinamica dei pagamenti va un po’ ad avvelenare anche la progressione del gioco, perchè per andare avanti occorrono davvero un sacco di soldi.

In conclusione questo è un titolo particolare e valutarlo non è facile: potrebbe piacervi moltissimo, se riuscite a passare sopra ai suoi limiti e avete un po’ di pazienza per apprezzare il suo funzionamento. Ma se volete un gioco veloce per partite immediate e gratificanti forse Call of Mini: Zombies non è il titolo adatto a voi. In ogni caso conviene attendere un aggiornamento che lo renda più stabile e possibilmente aggiunga un po’ di varietà alle ambientazioni.

Call of Mini: Zombies è un’applicazione universale, disponibile su App Store a 0,79 €

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