Samurai Tale è un gioco abbastanza spiazzante. Forse perchè prima di scaricarlo ero convinta si trattasse di qualcosa di molto simile a Samurai II: Vengeance. Bene, diciamo subito che in comune hanno solo l’ambientazione, e una certa cura grafica. O forse perchè si tratta, in realtà, di un gioco semplicissimo, ma non di facile definizione.
Samurai Tale è definito dallo sviluppatore “un gioco di azione a tempo”: e la definizione è calzante, perchè tutto quello che si deve fare e toccare lo schermo al momento giusto. Il protagonista del gioco è al centro dello schermo. Da sinistra e da destra gli piombano addosso dei nemici, e toccando il monitor nel lato adatto lui li apre in due con la katana. Occorre avere però un certo tempismo, per affettarli al momento giusto e non trovarsi esposti ai loro colpi. Tutto qui? In pratica si, ma bisogna dire che Samurai Tale impacchetta questo semplice meccanismo in una gran bella scatola.
Innanzitutto, la presentazione. La storia di Samurai Tale è davvero risibile: Ryugetu è un giovane Samurai, deciso a vendicare il suo maestro, Detuka, assassinato da dei guerrieri misteriosi. Per farlo dovrà superare schiere e schiere di nemici non esattamente ben disposti, in quattro differenti ambientazioni di grande effetto, in pieno stile nipponico. La storia è decisamente banale, è vero, ma viene raccontata attraverso poche schermate, di notevole livello grafico, con uno stile che ricorda quello del grande Hiroaki Samura.
Anche le ambientazioni del gioco sono poche (al momento soltanto quattro) ma davvero affascinanti: campi al tramonto e foreste in penombra, prima, palazzi con colonnati e paraventi, poi. Le musiche sono ben fatte e coinvolgenti. I nemici, invece, sono abbastanza ripetitivi: ci sono ninja di diversi colori, samurai in armatura (gli unici che richiedano più di un colpo per essere eliminati) e alcuni interessanti “boss” di fine livello. Le animazioni invece sono decisamente schematiche, con pochi sprite che si muovono a scatti, ma che assolvono comunque alla loro funzione.
Il problema di Samurai Tale, in realtà è nel gameplay stesso. O meglio, nelle aspettative che si possono creare a prima vista. Prendere in mano questo gioco ed aspettarsi un titolo con frenetici combattimenti, mosse speciali e combo porterà a rimanere decisamente delusi: Samurai Tale è frenetico, a tratti, ma rimane sempre di una semplicità estrema. Tocco a sinistra. Tocco a destra. Tocco in alto. Ecco, il gioco è tutto qui… ma non è poi così semplice.
Per sgominare tute le numerose ondate di nemici occorre tener presente che dopo aver sferrato un colpo Ryugetu è vulnerabile per qualche istante: colpire a destra e a manca quando si è alle strette porta quindi ad una morte più o meno immediata. Per sopravvivere ci vuole tempismo, e una buona dosa di coordinazione. Inoltre è opportuno aspettare a colpire i nemici fino a quando sono molto vicini, poichè così facendo si ottiene un bonus per il colpo Critico: questo contribuisce a complicare ulteriormente la gestione della tempistica, perchè aspettando troppo si rischia di essere colpiti o di non coordinare più gli attacchi con l’ondata di ninja provenienti dall’altra direzione.
I controlli del gioco sono decisamente semplici… eppure in qualche caso si riscontrano delle imprecisioni fatali. L’inerzia di Ryugetu dopo aver effettuato un attacco è stata sicuramente introdotta per evitare di semplificare troppo il gioco con un convulso girare la spada a sinistra o a destra, ma nei livelli più avanzati diventa decisamente frustrante e finisce per diventare una condanna a morte. Mentre i ninja vengono da ogni direzione, Ryugetu è li imbambolato che si fa aprire in due mentre fa meditazioni zen tra un colpo e l’altro. In un gioco tanto schematico, un sistema di controllo anche leggermente imperfetto è potenzialmente letale… e Samurai Tale si salva in corner. O forse no.
Nel gioco sono presenti due modalità: in quella Storia assisterete allo sviluppo della vicenda di Ryugetu. Questa modalità lascia decisamente perplessi: innanzitutto non ci sono “vite”. Quando morirete non succederà assolutamente nulla: semplicemente, comparirà una schermata di game over, e poi andrete avanti a giocare. Ma non solo: non ci sarà nessuna forma di penalità e addirittura il conteggio dei nemici proseguirà inalterato, come se non fosti mai morti. Chiaramente, con queste premesse, arrivare in fondo ai quattro scenari, con relativi boss finali non porterà via più di una manciata di minuti.
Nel gioco è anche presente una modalità chiamata Unlimit Mode, leggermente più interessante. Qui potrete scegliere in quale ambiente combattere e avrete a disposizione due vite per arrivare fino al boss finale. Inoltre in questa modalità i colpi critici servono a qualcosa: caricano una barra in masso a destra che permette di sferrare un attacco speciale, che colpisce con una raffica di colpi in tutte le direzioni.
In realtà è davvero difficile giudicare questo gioco. Samurai Tale è un buon prodotto, nei limiti del possibile: ma si tratta di un gioco estremamente schematico e del tutto privo di profondità. Anche se esteticamente è davvero ben fatto, difficilmente sarà in grado di tenervi occupati a lungo… E dopo qualche partita veloce rischia di finire nel dimenticatoio.
Samurai Tale è disponibile su App Store a o,79 €
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