DJ Rivals: un freemium musicale – la recensione di iPhoneItalia

Nel variegato panorama dei giochi freemium (giochi gratuiti, di base, ma che mettono a disposizione dei contenuti extra a pagamento), DJ Rivals arriva con le promesse di “qualcosa di nuovo”, perchè cerca di fondere il classico rhythm game, l’idea dei combattimenti, popolare in questo genere di giochi, ed un sistema di progressione del personaggio ceh ha qualcosa del più classico gioco di ruolo.

DJ Rivals nasce su Facebook, la Grande Madre di molti giochi freemium, da FarmVille in avanti. Qui ha un altro nome, Nightclub City, e delle dinamiche totalmente differenti (più manageriali, meno ritmiche) ma l’art direction è la stessa ed è anche possibile “linkare” i giochi tra di loro per ottenere bonus in entrambi. DJ Rivals su iPhone è però qualcosa di totalmente diverso, e di decisamente migliore.

La premessa di DJ Rivals è quella di un mondo dove una mega-corporazione ha trasformato i DJ in droni: sta a voi liberare la musica da questa dittatura, attraverso una serie di scontri musicali con droni di livello sempre più alto e con gli altri DJ. La creazione del personaggio è abbastanza standard: si può decidere (e cambiare in qualsiasi momento) la propria apparenza fisica, gestendo un avatar decisamente accattivante in stile super deformed. Il proprio personaggio ha inoltre una serie di caratteristiche che si posso plasmare con una dinamica vicina a quella dei giochi di ruolo: ad ogni passaggi di livello (e dopo determinate missioni) vengono resi disponibili dei punti, che si possono spendere secondo le proprie preferenze, aumentando le differenti stats. Il personaggio è insomma notevolmente personalizzabile, in termini cosmetici e non solo: qualcosa che non guasta mai in un gioco di questo tipo.

Creato il proprio personaggio, siamo pronti per iniziare a giocare. Il proprio omino (o donnina) verrà creato esattamente nel posto dove ci si trova nella realtà: se si gioca da Roma, comparirà in una fittizia mappa di Roma, all’interno della quale verranno rese disponibili una seri di locations più o meno reali. Per proseguire con la storia vera e propria occorre attraversare diverse location negli Stati Uniti (che si possono visitare liberamente senza alcun ordine preciso), ma qualsiasi paese, da Caltanisetta a Bombay, è presente nel gioco (che li ricava direttamente da GoogleMaps) e dispone di qualche location da visitare. Selezionandole si entrerà nello stabile e qui si farà la prima conoscenza con i droni, vale a dire i DJ lobotomizzati dalla mega-corporazione di cui sopra. Per affrontarli basterà sceglierli, e “lo scontro avrà inizio”.

In realtà i primi combattimenti non saranno molto avvincenti: tutto quel che si potrà fare sarà scegliere l’attacco (uno solo) e si aprirà una schermata in perfetto stile Tap Tap Revenge, dove dovremo andare “a tempo” e toccare al momento giusto uno slider. Ogni sequenza infligge al nostro avversario dei danni (tanto più alti quanto meno errori si fanno nella sequenza ritmica), e portando la sua energia vitale a zero si vince lo scontro. In realtà il meccanismo del combattimento è di una facilità sconcertante, e può diventare noioso in pochi minuti, ma per fortuna progredendo con il gioco (e comprato qualche “manovra” in più) diventa leggermente più avvincente, con l’inserimento di altre manovre come scratching e sequenze più complesse. Va anche aggiunto che le musiche sono davvero poche (oltre che tremendamente truzze, come è lecito aspettarsi) e dopo una decina di scontri vi troverete a saperle tutte a memoria.

Vincere gli scontri fa guadagnare soldi e aumentare di livello, ma non solo: fa andare avanti con la “storia”, che si articola in capitoli, suddivisi in numerose quest diverse. L’introduzione di elementi avvicinabili a quelli del più classico gioco di ruolo conferisce a DJ Rivals una certa attrattiva in più, in quanto fornisce almeno un senso di progressione temporale, che solitamente manca in giochi di questo tipo.

Un altro lato molto meritorio di un titolo freemium come questo è il non rendere indispensabile nessun tipo di esborso: è vero che nel gioco è presente la solita valuta di scambio che si compra con soldi veri, che in questo caso è il “ghiaccio”, ma l’acquisto non è affatto indispensabile e serve solo a progredire più velocemente nel gioco, acquistando punti da spendere nelle proprie caratteristiche e “ricariche” per il personaggio. Ogni giocatore dispone infatti di un certo numero di punti Stamina: questi punto servono per affrontare i droni negli sconti, e si esauriscono man mano che si combatte. Una volta che arrivano a zero occorre aspettare un certo periodo di tempo per “ricaricarsi”… oppure spendere del ghiaccio, ovviamente disponibile a pagamento.

Bisogna ammettere che però, se non si ha fretta (ed in un gioco freemium è molto meglio non averne!) non è assolutamente necessario spendere dei soldi, ed il gioco è comunque divertente e fruibile. Oltre agli scontri con i droni è anche possibile cimentarsi in singolar tenzone contro altri DJ, alias: altri giocatori reali in giro per il mondo. In questo caso non spenderete punti stamina, ma punti adrenalina, e in caso di vittoria riguadagnerete stamina: un meccanismo interessante per permettere al giocatore di ridurre i propri tempi morti e andare avanti a giocare. Occorre usare una certa cautela per evitare di uscire con le ossa rotte: entrando nella modalità Arena il sistema selezionerà per voi dei rivali di un livello plausibile, ma non sempre vi troverete a rivaleggiare ad armi pari, in quanto non è possibile avere altre indicazioni sull’oppositore a parte il suo livello.

Per avanzare nel gioco, è vitale tenersi aggiornati con la propria attrezzatura di DJ ed acquistare amplificatori e mixer adatti, che forniranno ognuno dei bonus in termini di punti vita o caratteristiche. Per il momento non c’è una grande varietà di oggetti disponibile, ma il gioco promette futuri aggiornamenti e migliorie in questo senso. Un meccanismo vitale per ottenere contante è inoltre quello di spadroneggiare in zone dove non ci sono altri DJ: sbaragliando tutti i droni presenti in questi locali ancora sguarniti di DJ si stabiliscono dei contratti continuativi che fanno incassare royalties senza grossa fatica. Inoltre ci sono numerose serie di oggetti (dischi, truzzerie varie in oro, materiali da roadies come nastro adesivo e cacciaviti, scarpe) da collezionare, che possono poi essere scambiate con altri soldi.

Insomma, DJ Rivals fornisce una notevole varietà nel proprio gameplay… forse anche una certa frammetarietà. Il gioco non è difficile, certo, ma la completa mancanza di un tutorial degno di questo nome, e la grande varietà di cose da fare rendono i primi momenti di gioco decisamente dispersivi. Per il giocatore paziente, DJ Rivals può essere però una buona fonte di divertimento, almeno per qualche partita veloce e senza pretese di tanto in tanto.
Personalmente non apprezzo molto questo genere di giochi, ma è innegabile che DJ Rivals sia un prodotto per realizzato e convincente, con il grande merito di essere facilmente giocabile senza particolari spese. Insomma, se non ci si stufa subito a causa della meccanisca un po’ troppo ferraginosa e della pressochè totale mancanza di spiegazioni, DJ Rivals può diventare un interessante alternativa musicali ai classici come Farm Story.

DJ Rivals è disponibile su App Store gratuitamente.

HotAcquista iPhone 15 su Amazon!
Applicazioni App Store