The Blocks Cometh: non perdete tempo a leggere, provatelo ORA! – la recensione di iPhoneItalia

A volte porto la mia dedizione professionale un po’ troppo in là. Certo, passare ore ed ore a giocare ininterrottamente con l’ipod è un duro lavoro, ma qualcuno lo deve pure fare. Poi ci sono giochi con cui è particolarmente duro smettere di farlo: ed è il caso di The Block Cometh. Mettiamola così: avrei scritto questa recensione alcuni giorni fa, se questo gioco non mi avesse risucchiato la vita dal momento in cui l’ho scaricato.


Per parlare del gioco ci vogliono davvero due parole: The Block Cometh è una conversione molto accurata (e come raccontavamo, un po’ controversa) di un titolo nato su Flash. In pratica è qualcosa di molto simile a The Incident, nelle sue premesse. Dei blocchi di diverso calibro cadono dal cielo, e lo scopo del gioco è quello di evitare di farsi schiacciare, arrampicandosi il più in alto possibile. I controlli sono banalissimi: destra, sinistra, salto (e doppio salto) e colpo per distruggere il blocco accanto. E con una mossa tanto sintetica quanto geniale (quei piccoli tocchi che mi fanno impazzir!e) il tutorial è inglobato nel gioco, perchè alla base della nostra arrampicata troviamo tre cartelli con quattro indicazioni striminzite. Semplice, ma più difficile di quel che sembra: tra scivolate, colpi e salti, il gioco diventa in fretta frenetico e per totalizzare altezze di qualche centinaio di metri occorre una discreta dose di abilità. The Blocks Cometh è davvero tutto qui.

Eppure non ci sono parole per spiegare che cosa di questo gioco calamiti così tanto, che cosa lo renda una vera e propria ossessione: ragazzi, io vedo blocchetti che cadono e tremolii anche ora, mentre scrivo, e questo mi sarà successo per due o tre titoli nella mia vita, al massimo. Quando ero bambina e mi hanno regalato il primo Gameboy (era il 1988, quanti bei ricordi!), andavo a letto e sognavo i blocchetti che cadevano e si incastravano perfettamente. Ecco: con The Blocks Cometh sono a questi livelli.

E questo nonostante alcuni limiti oggettivi. Esteticamente il gioco è molto carino, la “solita” pixel art che personalmente adoro. Ma bisogna riconoscere che è un po’ stringato nei contenuti: una sola ambientazione, una sola musica (bella, ma alla lunga stancante) ed una manciata di personaggi da sbloccare poco per volta. Certo, qualche scenario in più non avrebbe guastato, ma i personaggi sono una vera manna dal cielo, anche perchè sbloccarli non è semplicissimo e fornisce uno stimolo notevole al giocatore.

Con una notevole mossa di marketing a cui si è già accennato altrove, The Blocks Cometh si è alleato ad un altro gioco, altrettanto pixelloso, altrettanto indie ed altrettanto geniale: League of Evil. Da questa alleanza non sono solo venuti fuori nuovi livelli per il platformer recensito settimane fa, ma anche una serie di nuovi personaggi sbloccabili per The Blocks Cometh: se vi impegnate abbastanza potrete giocare con l’Agente protagonista di League of Evil, o con quella specie di Sith con doppia spada laser che si incontra come nemico nei livelli più avanzati del gioco.

Ma la mossa, a mio parere, più geniale di tutte è stata quella di rendere unico ogni personaggio: la scelta non è solo cosmetica, perchè ognuno ha un suo stile e specifiche caratteristiche che rendono la giocabilità del gioco ogni volta differente. Il personaggio standard, originalmente chiamato Blockman, è decisamente buono, con una discreta velocità e un salto medio, che può diventare doppio. L’agente è un po’ meglio, in termini di salto, ma fondamentalmente uguale nel resto. Il Leaper salta moltissimo e ha un attacco super potente, ma è lento come la fame. Manovrare ognuno di questi gioppini è abbastanza differente e rende il gioco sempre nuovo.

L’unico neo, che però per un gioco di questo tipo è uno di quei nei che quasi sfigurano, sono i controlli: in un gioco tanto semplice e tanto frenetico, i controlli sono tutti, e il giocatore si affida completamente alla loro comodità e precisione. Pur non arrivando ad essere frustrante, The Block Cometh purtroppo non è quello che mi sarei aspettata: spesso e volentieri i controlli destra/sinistra, piccoli e un po’ scomodi, vi faranno imprecare sonoramente, mentre dovrete anche fare i conti con scivolate un po’ malandrine e personaggi apparentemente dotati di vita propria.

Intendiamoci, sono cosa che capitano raramente e che non compromettono più di tanto la giocabilità, ma è comunque un peccato: a The Blocks Cometh manca solo questo per essere perfetto. Resta lo stesso un gioco davvero imperdibile, che consiglio vivissimamente a chiunque possegga un iCoso, di qualsiasi tipo!

The Blocks Cometh è disponibile su App Store a 0,79€

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