Mr. Karoshi: sconsigliato ai troppo sensibili… la recensione di iPhoneItalia

“Dimenticatevi tutto dei videogiochi… In questo gioco l’obbiettivo è morire”. Mr. Karoshi non è consigliabile ai bambini. Mr. Karoshi susciterà le ire di ogni bravo ragazzo del catechismo. Mr. Karoshi è brutto, semplicistico, banale nella presentazione. Mr. Karoshi è politicamente molto scorretto, da ogni punto di vista. Mr. Karoshi è un puzzle sull’idea di eutanasia. Mr. Karoshi fa piangere Gesù bambino, perché quel che si deve fare in questo gioco è aiutare un impiegato disperato a farla finita. Mr. Karoshi è terribilmente divertente.


Vi presento il signor Karoshi, l’impiegato medio della Yo Yo Corporation. Lavora ogni giorno fino a tardi, ma il tempo non sembra bastare mai. Ha un capo che lo deprime appena gli va vicino. E un’innamorata con trecce bionde, che gli da un po’ di gioia. Ma non basta: Mr.Karoshi vuole solo farla finita… e voi dovete aiutarlo.

Con queste premesse è abbastanza chiaro che Mr.Karoshi è un gioco decisamente fuori dal comune, almeno nei toni. Karoshi sarebbe anche deprimente, se non fosse che lo stile della narrazione è talmente sarcastico da mettere di buonumore: nel gameplay concreto del gioco vengono incorporate con estrema nonchalance cose come: il suicido, la tragica fine della propria ragazza, l’omicidio del proprio capo, varie forme di morte per esplosione, smembramento, folgorazione e compressione.

Lo scopo del gioco è ammazzare Karoshi. Per farlo ci sono un sacco di modi diversi: schiantarlo contro gli aculei, incenerirlo con la corrente, appiccargli fuoco, schiacciarlo. Ma la cosa è meno semplice di quel che sembra, soprattutto andando avanti nei 50 livelli a disposizione, e vi troverete a spremervi le meningi in più di un’occasione, e a cercare disperati qualcosa per ammazzare il povero Karoshi.

I controlli sono destra, sinistra, salto. Il salto cambia in funzione dell’umore di Karoshi: se è triste, salta poco, se allegro, compie dei balzi notevoli. E i modi per influenzare l’umore di Karoshi sono parecchi: la sua ragazza lo rende felice, ma se le capita qualcosa di male, o se entra in scena il suo boss, Karoshi diventa triste. Inoltre il gioco è pieno di pulsanti e bottoni, che azionano assurdi macchinari di morte e vanno premuti in un certo modo.

La longevità è discreta per un gioco di questo tipo, con 50 livell e un buon numero obbiettivi da totalizzare. Inoltre nei singoli livelli sono disseminate delle monete e collezionarle non è solo un ulteriore obbiettivo di gioco: permette anche di sbloccare un’interessante modalità di gioco chiamata karoshi ware. Che funziona, lo avrete intuito come il celeberrimo Wario Ware di casa Nintendo: si devono vincere microlivelli da 5 secondi, all’interno del quale vanno compiute azioni diverse. Magari in uno vi viene chiesto di morire, e subito dopo vi troverete a giocare il medesimo livello… ma dovendo rimanere in vita. In alcuni il comando sarà rimanere fermi… e vi vi muoverete comunque.

Paradossalmente, Karoshi è l’opposto di quel che sembra: sembra un gioco molto originale e semplicistico, ma in realtà è un classico puzzle, non troppo facile! Anche perché in alcuni casi le soluzioni sono completamente imprevedibili e vi obbligheranno a fare parecchio “pensiero laterale. L’approccio molto ironico di Karoshi a certi temi, che potrebbe risultare sgradito a molti, è qualcosa di davvero originale, ma sotto sotto il gioco è un classico puzzle, che però viene rivitalizzato da enigmi che richiedono a volte soluzioni fuori dagli schemi.

Personalmente non amo i puzzle, ma questo è davvero un’esperienza che consiglio, almeno alle persone in grado di apprezzarne il tono e la giocabilità fuori dal comune.

Karoshi è disponibile su app store a 0,79 €.

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